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BENESSERESvelati i segreti della "hockey diet"

13.12.11 - 14:04
Percentuali di nutrienti ben calibrate per un fisico d'atleta
Marco Ceriani
Svelati i segreti della "hockey diet"
Percentuali di nutrienti ben calibrate per un fisico d'atleta

LUGANO - L’alimentazione della persona attiva e dello sportivo in particolare richiede più attenzione verso i macronutrienti (proteine, carboidrati e grassi) che vengono consumati e richiesti dal corpo in quantità maggiori.

Ogni attività sportiva ha un proprio fabbisogno di nutrienti. Gli sport che vengono praticati a basse temperature ad esempio richiedono, oltre a proteine e carboidrati in idonea quantità, una dose aggiuntiva di grassi che servono per fornire energia aggiuntiva utile a mantenere l’equilibrio termico dell’organismo. Fare attività fisica a temperature basse attorno o inferiori allo zero comporta infatti un elevato consumo calorico di base (mantenimento della temperatura corporea), oltre naturalmente a quelle che vanno aggiunte per consentire la performance (sforzo muscolare).

L’hockey su ghiaccio è una disciplina sportiva che richiede, per un soggetto medio di 70 kg di peso corporeo, inteso come peso forma, circa 550 kcal ogni ora. L’alimentazione per questo sport richiede percentuali di nutrienti ben calibrate che possono essere rappresentate dalla seguente ripartizione:

carboidrati: 50-55%
grassi: 30-35%
proteine: 10-20%


I carboidrati devono essere in un corretto mix tra semplici (a rapido utilizzo come miele, saccarosio, fruttosio e malto destrine) e complessi (pane, pasta, riso e farinacei in generale). Mentre questi ultimi dovrebbero essere assunti come basa energetica almeno 2-3 ore prima dell’attività fisica, i carboidrati semplici dovrebbero essere assunti immediatamente prima dell’attività fisica. Sono infatti assimilabili in pochi minuti e forniscono energia aggiuntiva alla performance.

I grassi devono essere invece di elevata qualità, come quelli forniti dall’olio extravergine di oliva (monoinsaturi) e olio di lino biologico e spremuto a freddo (polinsaturi).

Le proteine infine devono essere prontamente digeribili per non compromettere il gesto atletico.

Da preferire: carni magre (pollo, vitello, tacchino e bresaola), pesci, albume d’uovo. I legumi, per una volta, non dovrebbero invece essere presenti in grandi quantità, poiché essendo ricchi di fibre, allungano i tempi di digestione e di conseguenza anche quelli di disponibilità dei nutrienti.

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