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Roma, 16 lug. (Adnkronos Salute) - Nell'aria che respiriamo c'è una quantità di funghi molto più elevata e diversificata rispetto a quanto stimato fino ad ora. Ad ogni respiro inaliamo da una a 10 spore di specie differenti, rivela uno studio tedesco dell'Istituto Max Planck pubblicato su Pnas, in cui si sottolineano i rischi legati alla presenza di questi organismi che possono scatenare allergie, causare malattie. Ma hanno anche effetti importanti sull'ambiente perché sono in grado di danneggiare le piante e giocano persino un ruolo importante nella formazione delle nuvole.
Janine Fröhlich con la sua equipe ha raccolto, per un anno, campioni di sostanze minuscole che fluttuano nell'atmosfera. Successivamente sono state identificate le specie di funghi presenti nei campioni con l'aiuto di analisi di Dna. Si è calcolato, così, che ogni metro cubo di aria contiene tra le 1000 e le 10000 spore:un numero e una variabilità più elevata di quanto si credesse.
I nuovi dati sulla presenza dei funghi nell'aria saranno utili, spiegano i ricercatori, in diversi settori: medicina, genetica, biologia, veterinaria, scienze ambientali e climatiche, agricoltura. Le spore, infatti, oltre ad influire sulla salute di uomini e animali, possono 'aiutare' a fa piovere quando serve. Questi organismi giocano un ruolo chiave nella condensazione e cristallizzazione per le gocce d'acqua e i cristalli di ghiaccio e contribuiscono alla formazione delle nuvole, della nebbia e delle precipitazione.
