Roma, 12 mag. (Adnkronos Salute) - Imitare i coetanei, venire condizionati dalle loro azioni ed emularli non è un comportamento solo umano. Anche i ratti sentono la pressione dei loro simili, e spesso fanno ciò che apprendono da altri animali della loro specie, semplicemente guardandoli. Anche se questo significa ignorare le proprie esperienze personali. Insomma, a venire condizionati dagli altri non sono soltanto gli uomini o i loro parenti più stretti, i primati, ma anche altri animali. Lo rivelano i ricercatori canadesi della McMaster University di Hamilton, in Ontario, che hanno condotto uno studio pubblicato su Animal Behaviour.
Per scoprire come i topi vengano condizionati dai loro simili, gli scienziati hanno dato ad alcuni animali cibo aromatizzato alla cannella. E poi li hanno indotti alla nausea nei confronti del pasto appena consumato. Così facendo, la volta successiva gli animali di fronte alla scelta di mangime alla cannella o al cacao, preferivano quest'ultimo. Questi ratti successivamente sono stati messi insieme ad altri animali a cui non era stata indotta nausea nei confronti del cibo alla cannella. E tutti insieme, davanti a uno spuntino aromatizzato con questa spezia, hanno mangiato lo stesso cibo senza problemi o rifiuti. Secondo gli scienziati, questo comportamento conferma l'importanza, in tutto il regno animale, dell'apprendimento sociale. "La vera domanda, a questo punto - si chiedono i ricercatori canadesi - è perché l'uomo, gli scimpanzè o i ratti si conformano al comportamento di altri simili mettendo da parte le proprie esperienze personali". Una questione che non ha ancora una risposta.