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PeopleINFLUENZA AVIARIA: FAO- TURCHIA RISCHIA VIRUS ENDEMICO, IN PERICOLO PAESI VICINI

11.01.06 - 13:48
INFLUENZA AVIARIA: FAO- TURCHIA RISCHIA VIRUS ENDEMICO, IN PERICOLO PAESI VICINI

Roma, 11 gen. (Adnkronos Salute) - Nuovo allarme sul fronte influenza aviaria. A lanciarlo è oggi la Fao che ha avvertito: il virus altamente patogeno H5N1 potrebbe diventare endemico in Turchia e rappresentare un serio rischio per i Paesi vicini. ''Il virus potrebbe diffondersi nonostante le misure di controllo già prese'', afferma Juan Lubroth, esperto Fao di salute animale. ''Se non si riuscirà a isolare i luoghi dove l'H5N1 è al momento presente, vi sarà un'esposizione al virus degli esseri umani e degli animali ancora maggiore'', ha aggiunto. La Fao ha fatto appello ai Paesi confinanti: Armenia, Azerbaigian, Georgia, Iraq, Iran e Siria, perché mantengano alta la vigilanza, applichino le misure di sorveglianza e di controllo, e assicurino che l'opinione pubblica sia bene informata sui rischi dell'influenza aviaria. Intanto la Fao ha mandato un team di esperti in Turchia per aiutare le autorità a contenere la malattia. ''La Turchia - sottolinea Lubroth - deve mettere in atto una campagna di controllo coordinata a livello centrale che copra l'intero Paese, basata su interventi a livello locale efficienti, e attuati in modo trasparente. I casi di infezione devono essere segnalati immediatamente e nelle zone dove si sono manifestati i focolai epidemici devono essere applicate tutte le misure di controllo raccomandate a livello internazionale, quali l'abbattimento del pollame, l'isolamento e, quando indicato, le vaccinazioni''. Secondo la Fao, i servizi veterinari devono avere tutto il sostegno politico e le risorse finanziarie necessarie per essere in grado di indagare a fondo e segnalare ogni possibile sospetto di influenza aviaria. Dovrebbero inoltre assicurare che tutti coloro che posseggono polli nelle regioni più a rischio siano ampiamente informati sui sintomi della malattia e sulle misure di controllo che è necessario prendere. Tutte le comunità rurali che allevano pollame devono essere coscienti della minaccia che la malattia rappresenta, e seguire buone pratiche igieniche e agricole per arrestare l'entrata del virus nei loro allevamenti e, nel caso fosse individuata la malattia, evitare l'esposizione degli esseri umani al virus. ''La segnalazione immediata da parte di coloro che posseggono pollame rappresenta la migliore tutela della salute per la popolazione'', raccomanda ancora Lubroth. La Fao sottolinea la necessità di cessare ogni trasporto di pollame nelle aree dove si sono manifestati focolai, se non consentito dai veterinari. Così come regali a base di pollame, in occasione di festività locali, rappresentano un grande rischio di diffusione del virus. Ogni villaggio dovrebbe rafforzare le misure di biosicurezza e controllare strettamente gli scambi di pollame per evitare qualsiasi contatto tra i vari allevamenti. Secondo la Fao, queste misure aiuteranno le campagne di controllo a livello provinciale e nazionale, e contribuiranno a evitare il diffondersi del virus nei villaggi.

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