ALLERGIELo smog dell'auto è responsabile dell'aumento dei casi di allergia

ROMA - È lo smog da traffico cittadino la causa dell'impennata dei casi di allergie e asma nel mondo occidentale. Lo sostiene Ulrich Poschl della Technical University di Monaco in Germania spiegando la reazione che avviene tra alcune proteine presenti nell'aria e alcuni composti inquinanti rilasciati dai tubi di scarico. Secondo quanto riferito sulla rivista Environmental Science & Technology le proteine modificate dallo smog possono divenire allergeni o, quando lo sono già, possono divenire ancora più potenti nell'innescare la reazione allergica.

Nell'aria ci sono naturalmente molte proteine allergeniche, ovvero che stimolano nel corpo delle persone sensibili una risposta immunitaria talvolta esagerata che scatena i sintomi allergici. Negli ultimi anni nei grossi centri l'incidenza delle allergie è cresciuta in maniera considerevole, ma finora non è stato possibile avanzare ipotesi conclusive in merito. Secondo gli esperti tedeschi il problema nasce dall'inquinamento atmosferico dovuto alle emissioni delle automobili che rilasciano ozono e composti dell'azoto. Questi ultimi reagiscono con gli allergeni rendendoli più capaci di attrarre anticorpi e scatenare una reazione allergica, hanno constatato gli esperti sia raccogliendo ed esaminando polvere urbana da varie strade più o meno intasate dal traffico, sia ricostruendo in laboratorio l'inquinamento urbano e l'effetto di questo su allergeni naturali.

I ricercatori hanno visto che dallo 0,1% al 10% degli allergeni isolati dalla polvere urbana sono legati all'azoto e quindi più efficaci nel dare una reazione allergica. Inoltre nelle prove di laboratorio, ricostruendo i tassi di inquinamento medi di un'area urbana, il 20% degli allergeni hanno reagito con gli ossidi d'azoto divenendo più potenti. Di certo questo non è il solo modo in cui l'inquinamento contribuisce alla diffusione delle allergie, hanno ammesso gli studiosi, ma questa scoperta permetterà progressi in campo farmacologico perché consentirà di sviluppare principi attivi contro questi allergeni 'truccati' dallo smog.