Cerca e trova immobili

VIPPaolo Bonolis: «Balbuziente per anni, il teatro mi ha aiutato»

17.03.23 - 09:30
La confessione del conduttore, celebre anche per la sua parlantina 
Imago
Paolo Bonolis: «Balbuziente per anni, il teatro mi ha aiutato»
La confessione del conduttore, celebre anche per la sua parlantina 

ROMA - Paolo Bonolis ha basato il suo successo di conduttore televisivo anche sulla battuta pronta e la parlantina, caratteristiche sviluppate dopo essere riuscito a superare un problema non da poco per chi aspira a entrare nel mondo dello spettacolo: la balbuzie.

Bonolis l’ha confessato a "La Tv dei 100 e Uno", il nuovo programma Mediaset di Piero Chiambretti, del quale è stato ospite. Interrogato dal conduttore, Bonolis ha raccontato come ha superato questo problema.

«Ero balbuziente - ha dichiarato Bonolis - Come si è risolto il problema? Mi hanno fatto fare teatro a scuola e mi sono accorto che su parte imparata, non avevo la balbuzie. Io dovevo dire: "Arrivano le guardie" nell’Assassino alla cattedrale…  Due palle, una cosa micidiale! Quando ho imparato a dire quella cosa, non smettevo più. Il regista, alla prima, mi diceva: "Basta!". Io ripetevo: "Arrivano le guardie! Arrivano le guardie!". Doveva arrivare un esercito, ma erano solo due…».

Bonolis aveva 12 anni e una grande fretta di esprimersi che gli causava quel problema. “Mi sono accorto che potevo parlare perché sapevo - ha aggiunto il conduttore -. Ho capito che c’era bisogno di una corsia preferenziale, perché troppi pensieri ingombranti uscivano tutti assieme e si creava tipo Raccordo Anulare a Roma».

In un veloce passaggio, Bonolis ha anche raccontato che in famiglia, più che aiutarlo, lo prendevano in giro. «Eh, mi prendevano un po’ per i fondelli. Mio padre soprattutto. Quando non riuscivo a pronunciare una parola mi diceva: "Aò, scrivi…"».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE