ITALIAUna morbosa “guerra di Rolex e borse” a cui è impossibile resistere

ROMA - Lui, lei, l’altra. Di sfondo tradimenti, soldi, battaglie legali e tantissimi dispetti. Sembrano le basi di sviluppo di una soap e invece è quello che sta succedendo da qualche mese tra Francesco Totti e Ilary Blasi. Il matrimonio perfetto, la coppia da sogno, in un attimo, è diventata una polveriera. Che riesce a catalizzare l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica in maniera quasi morbosa.

Riuscendo a dare in pasto alla rete la propria vita, le proprie forze e le debolezze nascoste. Esponendosi in pochi mesi più di quanto avevano fatto in tutto l’arco della loro unione. Non sono solo i giornali di gossip ad occuparsene, ma perfino autorevoli quotidiani come Il Corriere della Sera o Repubblica hanno dedicato alla coppia intere paginate di articoli. Una vicenda che sta appassionando i media e la rete in modo viscerale.

Le ragioni di un interesse morboso
Ma perché ci interessa così tanto la vita di Totti e Ilary, di un calciatore e di una presentatrice di poco talento? Lo psicologo Giulio Costa in un articolo ha parlato di «crollo dei simboli e la paura del lutto nell’era del narcisismo. Totti-Blasi simbolo romantico del “per sempre”, una famiglia celebre e famosa, ma allo stesso tempo percepita vicina alla gente. L’ennesima scomparsa di una certezza, al tempo di quella che il filosofo sudcoreano Byung-Chul Han in La scomparsa dei riti, definisce la società caratterizzata dal crollo dei simboli».

I colpi bassi
Sia Francesco Totti che Ilary Blasi, hanno deciso di farsi pubblicamente guerra. Lui rilascia interviste dove accusa la moglie. Lei pubblica frasi e commenti sui social. È in atto una vera e propria battaglia non solo legale, quasi una “Guerra dei Roses”. La stampa italiana l'ha già battezzata una guerra di “Rolex e borsette”. Uno scontro fatto anche di colpi bassi. Lei ha preso in ostaggio i suoi costosissimi orologi, in particolare un Rolex da 700mila euro. Lui si è vendicato facendo prigioniere borse, scarpe, di prestigiose griffe. Entrambi Blasi hanno dato forfait in tribunale a Roma per la prima udienza del processo che li vede l’uno contro l’altra nella causa di separazione. Il giudice si è riservato di decidere se il processo andrà avanti unificato oppure se ci saranno due occasioni diverse per discutere le pretese di uno e dell’altra. La “torta” da dividere comprenderebbe sette società fondate dall'ex capitano della Roma e nelle quali la Blasi e due suoi parenti avrebbero delle quote, l'attico, le varie ville, i negozi nei centri commerciali e così via. Di mezzo c’è anche la sempre triste contesa anche sulla gestione dei tre figli, Cristian, Chanel e Isabel. 

Le critiche degli psicologi
Dura la condanna da parte di psicologi e sociologi di fronte a questo lavaggio dei panni sporchi di famiglia sulla pubblica piazza. «Questi due genitori stanno avendo un comportamento gravemente diseducativo perché espongono i figli a un’enorme violenza reciproca, una violenza distruttiva perché attacca le caratteristiche e le funzioni dell’uno e dell’altro» ha commentato Roberta Bommassar, psicologa psicoterapeuta e referente del Gruppo di lavoro infanzia e adolescenza nel Consiglio nazionale italiano dell’Ordine degli psicologi.