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CANTONEKety Fusco, il meglio deve ancora venire

15.10.19 - 06:01
L’arpista sta preparando la sua nuova musica insieme a professionisti di alto livello alla Sugar Music di Caterina Caselli ed è in gara agli Swiss Live Talents
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Kety Fusco, il meglio deve ancora venire
L’arpista sta preparando la sua nuova musica insieme a professionisti di alto livello alla Sugar Music di Caterina Caselli ed è in gara agli Swiss Live Talents

LUGANO - È stato un 2019 intenso e ricco di soddisfazioni per Kety Fusco, ma il meglio potrebbe ancora venire. L’arpista infatti è candidata a un importante premio svizzero - con un “derby” della Svizzera italiana in finale, dato che troviamo anche un’altra musicista ticinese come Ekat Bork - ed è al lavoro sulle sue nuove composizioni. Siamo andati a scoprire qualche dettaglio in più.

Kety, sei in gara nella sezione Electro Dance agli Swiss Live Talents che saranno assegnati a novembre a Berna: cosa vuol dire essere stata selezionata?
«Per me è importante perché è un riconoscimento del lavoro che ho fatto in quest'ultimo anno. Dopo circa 40 concerti in tutta Europa, tutto questo suonare e viaggiare mi ha cambiata. Ha cambiato anche il mio gusto musicale. Mi sono resa conto che ad ogni concerto la mia performance cambia e diventa sempre più personale perché sono sempre più a fuoco sul mio percorso. Essere selezionata allo Swiss Live Talents è quindi un grande incoraggiamento al mio percorso come musicista e come persona».

Che sensazioni hai provato all’inizio di questa nuova esperienza?
«Ero un po’ impacciata le prime volte. Mi sentivo insicura perché era la prima volta che uscivo dal seminato, sperimentando con riverberi e delay. Suono l'arpa classica dall'età di 6 anni, ma quel tipo di mondo è molto diverso da quello attuale. Con l'arpa elettrica salgo sul palco in modo diverso, uso nuove sonorità, uso i piedi per suonare i bassi, faccio del suoni con la bocca; ma soprattutto ho una nuova energia e un' attitudine più incisiva. Più suono e più mi fondo con l'arpa, diventiamo una cosa sola che comunica in modo molto preciso e forte».

Cosa significherebbe l’eventuale vittoria?
«Prima ancora c’è già questa vittoria con me stessa, che mi ha fatto capire che posso continuare su questa nuova strada, ma alla quale credo molto».

A maggio hai firmato un contratto con la Sugar Music: lo consideri un traguardo o solo un nuovo punto di partenza?
«È un grande punto di partenza. Mi hanno contattato pochi mesi dopo che era uscito il mio singolo (“Medusah”, ndr) e in quei giorni il progetto dell’arpa elettrica era ancora decisamente nuovo. Alla Sugar Music ho trovato dei collaboratori molto in gamba che si stanno prendendo cura del progetto. Abbiamo iniziando insieme questo cammino e ne sono felicissima».

Quale tipo di lavoro state svolgendo ora?
«Stiamo pianificando gli impegni del 2020, ma il lavoro più importante lo sto facendo proprio in queste settimane. Sto registrando e producendo i miei nuovi brani. Non vedo l'ora di farli sentire a tutti.»

Hai avuto modo d’incontrare la mitica Caterina Caselli, fondatrice dell’etichetta?
«Sì, l’ho conosciuta la prima volta che mi hanno chiamato in Sugar Music a Milano per un provino. All’inizio del primo brano non capivo se le piaceva quello che stavo facendo, ma alla fine aveva un bellissimo sorriso ed era entusiasta. L’ho incontrata diverse volte nei mesi successivi e l'impressione che ho è che sia una persona pura, gran lavoratrice e grande donna».

Quando uscirà la tua nuova musica? Cosa ci puoi anticipare?
«Il lavoro che stiamo facendo e che faremo nei prossimi mesi è di costruire un progetto visivo intorno alle mie canzoni, quindi dei videoclip che potenzino la mia musica. Sarà quindi un percorso di singoli e immagini che poi, magari, diventeranno un disco. O magari no, è ancora tutto un po’ un mistero. Una data non la posso ancora dire».

Ci sarà poi un concerto-evento ricco di ospiti al Teatro Sociale di Bellinzona l’anno prossimo: cosa ci puoi dire?
«Sarà speciale perché per la prima volta eseguirò dal vivo le nuove produzioni. È prevista la partecipazione di alcuni special guest, come ad esempio Charlie Roe, che eseguirà un brano scritto da me per la parte strumentale e da lei per la linea vocale. Ci saranno anche altri artisti ticinesi davvero fantastici che non posso ancora rivelare e che suoneranno con me alcuni brani. Ad aprire la serata ho invitato una cantante della regione, Julie Meletta, che per l'occasione eseguirà un repertorio speciale».

A fine settembre hai suonato al Parlamento federale a Berna: come ti sei sentita?
«È stata una forte emozione e un onore. Sono stata invitata da Marina Carobbio ed è stato bello poter rappresentare il Ticino al Parlamento. È stato un momento che mi porterò per sempre nel cuore».

Hai proposto dei brani classici o qualcosa di più elettronico?
«Ho suonato due miei brani, uno molto classico e l’altro elettronico, ma sempre in mood “tranquillo”, perché erano comunque le nove di mattina e ci sono andata leggera (ride, ndr)».

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