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«Il mio passato bisex e quella voglia di scambismo»

CANTONE«Il mio passato bisex e quella voglia di scambismo»

28.05.19 - 06:01
Guerra ai tabù del sesso. Con Room 66, in onda su Radio Ticino, la speaker Margherita Zanatta ha vinto la sua sfida: «I ticinesi hanno voglia di trasgredire»
Foto tio.ch/20 minuti
Margherita Zanatta.
Margherita Zanatta.
«Il mio passato bisex e quella voglia di scambismo»
Guerra ai tabù del sesso. Con Room 66, in onda su Radio Ticino, la speaker Margherita Zanatta ha vinto la sua sfida: «I ticinesi hanno voglia di trasgredire»

LOCARNO – «Sono irriverente per natura. E questo programma coniuga la mia anima rock con la mia trasgressività». Margherita Zanatta, 37 anni, ex concorrente del Grande Fratello, sta per chiudere, mercoledì 29 maggio, la prima stagione di Room 66 ai microfoni di Radio Ticino (RFT). Un programma da bollino rosso. In cui si affronta la sessualità a 360 gradi, e oltre. «Rigorosamente con intermezzi di musica rock», precisa la speaker di origini varesine.

Quali sono stati i temi più piccanti trattati?

«Ricordo una puntata sui Sexy Toys “fai da te”. Ma anche quella in cui un ragazzo raccontava di soffrire perché la sua compagna non si prestava alla fellatio».

Mai ricevuto critiche?

«No. Tutti mi dicevano che la Svizzera italiana non era pronta per un programma del genere. Invece è nata una vera e propria comunità».

Cosa ti ha sorpreso maggiormente?

«La voglia di abbattere i tabù del bigottismo finto. In Ticino ci sono un sacco di persone che tradiscono, o che vengono tradite. Ma anche tanta gente che paga per assistere a un rapporto sessuale consumato da altri. C’è tanto scambismo».

La fascia è quella serale, tra le 20 e le 22. Il linguaggio è piuttosto esplicito…

«In realtà non è poi così esplicito. Puoi parlare di sesso anale, ma lo devi fare comunque con rispetto per eventuali minori che ti ascoltano. La sfida sta nel trovare le parole giuste per non scadere nella volgarità».

Nel tuo programma non intervengono mai specialisti. Perché?

«Perché vogliamo essere una grande famiglia, in cui tutti siamo alla pari. C’è una fiducia reciproca tra me e il mio pubblico. Io vedo i numeri e gli indirizzi della gente che mi contatta durante la trasmissione. E me li tengo per me».

Room 66 sta per chiudere i battenti. Tornerà?

«Certo. Gli ascolti sono stati alti. Settimana prossima, da lunedì a venerdì, andrà in onda il “best of”. Per il resto, ci risentiamo tutti a settembre».

La più grande trasgressione che ti è stata confidata?

«Nel 2019 la più grande trasgressione è la fedeltà. E anche chi è fedele è confrontato con tentazioni quotidiane. Abbiamo uno spirito animale, anche noi donne. Inutile nasconderlo».

Sembra di parlare con una psicologa…

«Io sono brava da sempre ad ascoltare i problemi di coppia. Già da piccolina volevo trovare una soluzione per tutti. E cerco sempre di non giudicare».

Personalmente sei una persona che perdona il tradimento?

«Faccio fatica. Però dipende da caso a caso. Se uno sta con una donna che non si fa toccare per un anno e mezzo, è comprensibile il tradimento. Idem per una donna che sta con un uomo che non la valorizza mai».

Tu sei una traditrice?

«Ho tradito una sola volta. Nell’era social avere un amante è come avere un secondo lavoro. E poi io ho l’ansia del karma. Perenne. Temo che se faccio qualcosa di brutto al mio partner, poi debba pagare pegno in qualche modo».

Parliamo di te. Come definiresti la tua vita sessuale?

«Mi piace curiosare in modo estremo. Ho avuto varie esperienze omosessuali. Poco dopo i 30 anni ho capito che volevo solo uomini. Vorrei sempre provare tutto».

In che senso?

«Per esempio, andrei volentieri in un club di scambisti. Solo per curiosità, visto che al momento sono fidanzata. Ma mi frena il timore di essere riconosciuta. Prima del Grande Fratello sarebbe stato più semplice».

Quindi possiamo dire che Margherita Zanatta è un po’ repressa?

«Macché. Però ho anche io le mie disgrazie. Una volta volevo provare un rapporto a tre. Lui e lei erano miei amici. Mi sono bloccata. Morale della favola? Loro hanno continuato a consumare. Io sono rimasta in cucina a mangiare latte e biscotti».

Cosa dicono i tuoi genitori quando ti ascoltano alla radio?

«Mio padre aveva un’idea completamente diversa di me prima del Grande Fratello. Ora diciamo che si è un po’ abituato. Mia madre, invece, ogni tanto mi manda qualche messaggino, pregandomi di evitare certi temi. Io, però, non la ascolto. Se scegli di fare un programma irriverente, lo fai fino in fondo».

Che ricordo hai della tua prima volta?

«L’ho fatto a 19 anni col mio moroso. Uno che mi ha messo un sacco di corna. Per colpa sua, ho ancora adesso un approccio molto maschile verso il sesso. Anche noi donne possiamo fare sesso solo per piacere. Mi ha talmente ferita che da allora la penso così…».

La prima volta a 19 anni. Relativamente tardi per una che si definisce trasgressiva...

«In realtà stavo per farlo a 17 anni. Con un ragazzo che amavo tantissimo. Mi trovavo alla vigilia della partenza per un anno di studi negli Stati Uniti. Mentre lui cercava di mettersi il preservativo, un quadro raffigurante la Madonna si staccò dalla parete e mi fracassò il naso.

E negli USA?

«Castità assoluta. Pensavo solo al mio amore, che poi non ho più ritrovato».

Tu hai vissuto per cinque mesi anche in Kuwait. Lì come è visto il sesso?

«Facevo l’assistente di volo. Posso solo dire che sotto quei burqa succede di tutto. E c’è un’omosessualità molto repressa. Non mi piace il modo in cui viene trattata la donna. L’uomo, dietro le spalle, gliene combina di tutti i colori».

Chiudiamo col Grande Fratello. Dentro la Casa hai avuto due relazioni. Uno di questi due ragazzi, Nando, è finito a fare l’attore porno. Hai mai visto un suo film?

«Certo. Morivo dalla curiosità. Ho organizzato una serata con alcune amiche. Pop corn e bibite, come al cinema. Quante risate…».


 

 

 

 

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