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ITALIAMorgan scatenato: «Amici come un lager nazista, i ragazzi vivono in case senza finestre»

13.04.17 - 14:35
Diverse le interviste e le dirette social nelle ultime ore dedicate sempre alla querelle con Maria De Filippi: «Lì ci dovrebbero andare gli assistenti sociali»
Morgan scatenato: «Amici come un lager nazista, i ragazzi vivono in case senza finestre»
Diverse le interviste e le dirette social nelle ultime ore dedicate sempre alla querelle con Maria De Filippi: «Lì ci dovrebbero andare gli assistenti sociali»

ROMA - Licenziare dalla trasmissione Amici Marco "Morgan" Castoldi, è stato un po' come scoperchiare il vaso di Pandora. Se ne sarà resa conto solo ora Maria De Filippi (oppure è tutto calcolato?), ormai bersaglio prediletto dell'ex-frontman dei Bluvertigo e ormai pure ex-coach della squadra bianca.

Dopo gli sfoghi di ieri, infatti, Morgan ha rincarato la dose intervistato dal Fatto Quotidiano e in una sua spontanea diretta da 33 minuti (davvero, lo trovate qui sotto) sulla sua pagina Facebook.

Aspetto sul quale il cantante ha voluto porre un forte accento sono le condizioni di vita dei giovani (e giovanissimi) concorrenti definendoli «come gli schiavi di un galeone» in un ambiente in tutto e per tutto simile a quello «di un lager nazista».

«I ragazzi, molti dei quali sono minorenni», continua Morgan, «vivono per settimane in questa casa senza finestre, dalle pareti spoglie in cui non ci sono né pianoforti né chitarre. Sono filmati tutto il giorno, anche in bagno. Non ci sono didatti o persone formate ad aiutarli a gestire la pressione, lì ci dovrebbero mandare gli assistenti sociali a controllare!»

«A X-Factor era una cosa diversa: c'era un regolamento, ad Amici invece no, non c'è niente», continua Castoldi, «Qui i ragazzi nemmeno me li facevano incontrare, mi bloccavano prima negli uffici e mi sommergevano di parole: "Non va bene questo, non va bene quell'altro" e facevano così anche con i ragazzi. Ti credo che poi quando gli portavo le canzoni questi mi dicevano "Non le voglio fare", io volevo raccontarglierle ma non si poteva. Sono arrivati a dirmi: "Dei Pink Floyd non ce ne frega un ca**o, "Hey You" non se la incu*a nessuno, ma come si fa?»

E in conclusione: «Non me ne ero accorto, ma ero a "Palazzo", a Mediaset l'azienda responsabile dell'abbattimento culturale in italia nell'ultimo decennio. A loro della musica non gliene frega niente, a loro gli fa schifo. Rai, svegliati riportiamola dove deve stare!»

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