Il conduttore ha avuto il morbo di Penthes
ROMA - Filippo Bisciglia si racconta a cuore aperto in una nuova intervista rilasciata al settimanale 'Tv Sorrisi e Canzoni'.
Il conduttore di 'Temptation Island', che abbiamo visto essere anche un artista poliedrico grazie alla sua partecipazione a 'Tale e Quale Show', è tornato a parlare della malattia avuta da piccolo e di come è riuscito a trovare la forza per uscirne.
La sua è stata una bella infanzia, ma molto dura a causa della lotta contro il morbo di Penthes. «Dai due ai quattro anni non ho potuto camminare», ha raccontato Filippo. Si tratta di una malattia degenerativa che colpisce soprattutto i bambini e che va a intaccare le articolazioni dell'anca.
«Mio nonno mi ha costruito una macchinetta con le rotelline e mi portavano in giro così», ha continuato. Bisciglia, che è stato tra i primi bambini a provare una cura sperimentale ideata dal professor Milella, ha aggiunto: «Sono nei libri di medicina. Sono stato il primo bambino a non rimanere zoppo. Questa esperienza mi ha forgiato il carattere: la voglia di vincere viene da lì».
Sono tanti gli aneddoti di quel periodo che il conduttore ricorda emozionato ma con la consapevolezza di avercela fatta: «Avevo una gambina di ferro e uno scarpone grande per bilanciare la differenza tra gli arti. Ricordo il rumore che faceva sull'asfalto, ma ho vinto».