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In una telefonata con il presidente della Commissione Ue, la premier britannica ha assicurato che la sentenza dell'Alta Corte non impedirà l'attivazione dell'articolo 50
LONDRA - La Gran Bretagna intende lo stesso far scattare l'articolo 50 per attivare la Brexit entro marzo, nonostante la sentenza dell'Alta Corte. È il senso della telefonata del premier britannico Theresa May avvenuta ieri con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, secondo quanto riferito da quest'ultimo in un'intervista al quotidiano belga "Le Soir".
La May gli ha detto, ha affermato Juncker, «che il suo governo resta sulla stessa linea di pensiero e d'azione, e che la notifica della decisione di aprire il negoziato d'uscita avrà ben luogo prima della fine di marzo».
Articolo 50: cosa dice? - L'articolo 50 del trattato di Lisbona stabilisce che ogni membro dell'Unione europea può decidere di ritirarsi da essa, in maniera conforme alle proprie norme costituzionali.
Il primo passo da compiere in questo senso è quello di informare il Consiglio europeo, con il quale negoziare l'uscita e stabilire le basi per i rapporti futuri. Tale accordo dovrà in seguito essere approvato da una maggioranza degli stati membri, ricevendo il consenso da parte del Parlamento europeo.
Le parti avranno quindi due anni di tempo, che potranno essere estesi, a disposizione per concludere un accordo per l'applicazione dell'articolo 50. Il Regno Unito sarà il primo a invocare l'articolo. Nel caso uno stato decidesse in seguito di tornare sui propri passi, rientrando nell'Unione europea, sarà costretto a ricominciare da zero una nuova procedura d'ammissione.
