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Secondo gli organizzatori all'evento - che si è concluso senza incidenti - hanno aderito 20 mila persone
TEL AVIV - Una manifestazione di massa contro la prossima espulsione da Israele di migliaia di migranti eritrei e sudanesi si è svolta ieri in un rione popolare di Tel Aviv, fra strette misure di sicurezza della polizia che temeva episodi di violenza dopo aver notato messaggi allarmanti sul web.
Secondo gli organizzatori all'evento - che si è concluso senza incidenti - hanno aderito 20 mila persone: sia migranti africani sia abitanti dei rioni proletari di Tel Aviv che per anni hanno abitato nelle stesse strade. Alcuni oratori hanno raccontato le traversie patite nelle loro peregrinazioni dai Paesi di origine, attraverso il deserto del Sinai, fino all'ingresso clandestino in Israele.
Da parte sua la giornalista Merav Betito, una delle organizzatrici della manifestazione, ha rilevato che l'espulsione in massa dei migranti africani «è in contrasto con i valori del popolo ebraico, tanto più mentre stiamo per celebrare il 70/mo anniversario della fondazione di Israele».
In Israele vivono circa 40 mila migranti africani. Quanti di loro non hanno famiglie sono stati informati che dovranno partire entro fine marzo, altrimenti rischiano il carcere.
