Dal 27 aprile scorso si sono registrati 798 decessi
SANA'A - Il numero di casi sospetti di colera nello Yemen ha superato i 101.000, mentre sono 798 i decessi registrati a partire dal 27 aprile scorso. Lo riferisce l'Organizzazione Mondiale della Sanità, che sottolinea come «i bambini al di sotto dei 15 anni rappresentano il 46% dei casi, e le persone di età superiore ai 60 anni rappresentano il 33% dei decessi». Si tratta di un'epidemia «di scala senza precedenti» secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).
Il colera è un'infezione acuta diarroica causata dall'ingestione di alimenti o acqua contaminata dal batterio Vibrio colera. La maggior parte degli infetti ha sintomi lievi ma, nei casi gravi, la malattia può uccidere in poche ore se non trattata. A favorirne la diffusione nello Yemen, il fatto che, nel Paese, i sistemi sanitari, idrici e sanitari sono distrutti dopo due anni di guerra tra le forze governative e il movimento ribelle Houthi. Più della metà delle strutture sanitarie del paese non funzionano più, quasi 300 sono state danneggiate o distrutte nei combattimenti. Solo il 30% delle forniture mediche necessarie vengono importate nel paese; più di 8 milioni di persone non hanno accesso ad acqua potabile e adeguata igenizzazione. Inoltre il rischio della diffusione dell'epidemia è aggravato dalla stagione delle piogge, dall'insicurezza alimentare diffusa e dalla malnutrizione. "Molti dei bambini che sono morti per la malattia sono stati anche fortemente malnutriti", ha affermato Meritxell Relano, rappresentante dell'UNICEF in Yemen.