Gli scontri sono avvenuti nei pressi della sede della Guardia Repubblica, l'unità militare incaricata di proteggere la presidenza egiziana. Secondo giornalisti stranieri sul posto, tre persone sono rimaste uccise quando i soldati hanno aperto il fuoco. Tuttavia un portavoce militare ha sostenuto che l'esercito non ha sparato contro i manifestanti pro Morsi al Cairo, ma ha usato gas lacrimogeni e proiettili a salve e anche la tv di Stato nega che ci siano state vittime.
Intanto in serata il numero 2 del partito della Fratellanza musulmana Essam el-Eryan, dal palco della manifestazione pro Morsi davanti alla moschea di Rabaa el-Adaweya, ha indicato che "rimarremo qui fino a quando Morsi non sarà rilasciato". "Non possiamo rinunciare a Morsi presidente se non con il sacrificio della nostra vita", ha aggiunto.
La guida spirituale dei Fratelli musulmani ha poi lanciato un appello all'esercito a non puntare le armi contro la Fratellanza. "L'esercito deve restare lontano dalla politica e l'Egitto non conoscerà mai più il potere militare", ha detto, osannato da migliaia di manifestanti. "Il golpe militare è nullo", ha aggiunto..