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ARGENTINADesaparecidos, sconto di pena per i militari in carcere

05.05.17 - 22:09
Desaparecidos, sconto di pena per i militari in carcere

BUENOS AIRES - In Argentina quella dei "desaparecidos" rimane una ferita aperta. In una sentenza subito definita "del 2x1", la Corte Suprema ha stabilito che i militari accusati di delitti di lesa umanità, e che sono in carcere, possono contare i giorni di prigionia in modo doppio ai fini della loro condanna definitiva.

La Corte ha giustificato la sentenza sostenendo di essersi pronunciata a favore della normativa più benevole, indipendentemente dalla gravità dei delitti commessi.

Le madri di 'Plaza de Mayo' e altri organismi si sono subito opposti alla sentenza: «Spiana la strada all'immunità», hanno sottolineato i familiari e gli esponenti dei gruppi di difesa dei diritti umani.

La decisione della Corte riguarda un unico caso, quello di Luis Muina, condannato a 13 anni di carcere per il sequestro e le torture inflitte a cinque impiegati di un ospedale che durante il regime era sotto il controllo di Reynaldo Bignone, l'ultimo presidente della dittatura. Quello di Muina potrebbe però aprire le porte all'applicazione della normativa anche nel caso di circa 750 militari.

A farsi subito avanti per ottenere i benefici della legge è stato per esempio Jorge Magnatto, ex medico della marina conosciuto come 'l'ostetrico' dell'Esma, per anni il più grande centro clandestino di detenzione del regime. Magnatto sconta una condanna di dieci anni accusato di essere stato coinvolto nel furto di un neonato nato all'Esma da una donna fatta scomparire dai militari.

Anche il governo ha criticato la sentenza: «È una decisione della Corte e bisogna rispettarla, ma la mia posizione è critica», ha commentato il ministro della giustizia, German Garavano.

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