Cerca e trova immobili
UNIONE EUROPEA

Il taglio dei tassi (forse) a giugno, la normalizzazione nel 2025

La situazione, stando ai funzionari della Bce, non giustifica più le misure di «massimo inasprimento»
Depositphotos (archivio)
Fonte Ats ans
Il taglio dei tassi (forse) a giugno, la normalizzazione nel 2025
La situazione, stando ai funzionari della Bce, non giustifica più le misure di «massimo inasprimento»
FRANCOFORTE - Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea (Bce), ritiene che, salvo sorprese, l'istituto sarà in grado di abbassare i tassi di interesse nella riunione della prossima settimana, anche se ha avvertito che la politica mo...

FRANCOFORTE - Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea (Bce), ritiene che, salvo sorprese, l'istituto sarà in grado di abbassare i tassi di interesse nella riunione della prossima settimana, anche se ha avvertito che la politica monetaria dovrà rimanere in territorio restrittivo per il resto dell'anno e che la normalizzazione potrà essere discussa solo nel 2025.

«A meno che non ci siano grandi sorprese, quello che vediamo al momento è sufficiente per rimuovere il livello massimo di inasprimento», afferma l'economista irlandese in un'intervista al Financial Times, in cui sottolinea che il flusso di dati dei prossimi mesi aiuterà il consiglio direttivo della Bce a decidere la velocità con cui rimuovere ulteriori inasprimenti.

Lane sottolinea però che «le cose saranno graduali» e avverte che sarà ancora necessario essere restrittivi «per tutto l'anno», anche se all'interno di questa zona restrittiva potrebbe scendere «un po'». Sarà nel 2025, quando le previsioni indicano un rallentamento dei salari, che si discuterà di normalizzazione, ha concluso il 54enne.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE