Cerca e trova immobili
STATI UNITI

Attacchi di squalo: i surfisti sono le vittime predilette

Nel 2021 si sono verificati 112 incidenti. Più della metà non sono stati provocati dall'uomo
keystone-sda.ch / STF (Rick Rycroft)
Attacchi di squalo: i surfisti sono le vittime predilette
Nel 2021 si sono verificati 112 incidenti. Più della metà non sono stati provocati dall'uomo
GAINESVILLE - In aumento rispetto al 2020, ma in linea con gli anni precedenti. Gli attacchi di squalo sono tornati a un livello normale, se non che i dati mostrano che la media di quelli non provocati dall'uomo si sia alzata. In totale le persone fi...

GAINESVILLE - In aumento rispetto al 2020, ma in linea con gli anni precedenti. Gli attacchi di squalo sono tornati a un livello normale, se non che i dati mostrano che la media di quelli non provocati dall'uomo si sia alzata. In totale le persone finite tra i denti degli squali sono state 112, undici sono decedute.

Il 2021 «è stato un anno tipico». Le restrizioni dovute al Covid e ai viaggi erano meno severe di quelle del 2020 e questo si è anche potuto vedere nel numero di interazioni, finite anche in attacchi, con gli squali. Nel 2020 i morsi totali registrati dall'International Shark Attack File (Isaf) erano stati 52 e avevano rappresentato il dato più basso dell'ultimo decennio.

I ricercatori avevano da subito stabilito che, anche se gli attacchi di squalo sono in diminuzione da diversi anni grazie alla sensibilizzazione e a personale preparato sulle spiagge dove si verificano più incidenti, il dato del 2020 non è particolarmente indicativo. Perciò, per quel che concerne puramente il numero di attacchi, il valore del 2021 è in linea.

Ciò che non è in linea sono i morsi totali che si sono verificati senza che l'uomo provocasse prima lo squalo. Questi sono infatti 73, mentre 39 sono quelli che si sono verificati perché prima l'animale è stato in qualche modo provocato.

I tre luoghi dove questo tipo di incidente è accaduto più spesso sono la Florida, con 28 attacchi, l'Australia con 12 morsi e tre decessi, e le Hawaii, con tre attacchi e un decesso. La maggior parte dei morsi sono legati al surf e agli sport da tavola, che rappresentano il 51%. «La zona surf è un'area comunemente frequentata dagli squali». Nel 39% dei casi le persone stavano nuotando. 

Nel report realizzato dall'Isaf i ricercatori sottolineano che «le tendenze a breve termine mostrano ancora una diminuzione sia dei morsi fatali che di quelli non fatali. Il numero totale di morsi di squalo non provocati in tutto il mondo è estremamente basso, dato il numero di persone che partecipano ogni anno ad attività ricreative acquatiche. L'aumento delle vittime di quest'anno non costituisce necessariamente un cambiamento nelle tendenze a lungo termine».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE