Hajar Raissouni è in carcere insieme al compagno, al ginecologo e all'infermiere che l'hanno assistita
RABAT - La giornalista marocchina Hajar Raissouni, 28 anni, è stata condannata a un anno di prigione senza condizionale con l'accusa di "aborto clandestino" e "atti contro la morale pubblica". Lo scrivono i media internazionali. L'articolo 490 del codice penale marocchino punisce "i rapporti fuori dal matrimonio".
Dal 31 agosto Raissouni è in carcere, insieme al compagno, al ginecologo e all'infermiere che l'hanno assistita.
La relazione con Refaat Alamin, 40 anni, professore universitario originario del Sudan, non è mai stata una relazione nascosta. Ai giudici, nel corso delle prime udienze, la donna ha detto di averlo sposato. I documenti del matrimonio non sarebbero ancora registrati in Marocco, solo perché l'ambasciata sudanese non avrebbe ancora formalizzato l'atto.