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RUSSIAÈ morta la vedova di Milosevic

14.04.19 - 17:53
Mirjana Markovic è deceduta in un ospedale di Soci
ARCHIVIO KEYSTONE
Mirjana Markovic, vedova del leader serbo Slobodan Milosevic, è morta oggi in Russia.
Mirjana Markovic, vedova del leader serbo Slobodan Milosevic, è morta oggi in Russia.
È morta la vedova di Milosevic
Mirjana Markovic è deceduta in un ospedale di Soci

SOCI - Mirjana Markovic, la vedova dell'ex uomo forte jugoslavo Slobodan Milosevic, è morta oggi in un ospedale di Soci, in Russia, all'età di 77 anni. Ne ha dato notizia l'agenzia Tanjug.

Il mese scorso un tribunale di appello di Belgrado aveva annullato la sentenza di condanna a un anno di reclusione emessa nel 2018 nei confronti di Markovic, accusata di abuso di potere per una vicenda risalente all'anno 2000. Secondo l'accusa Markovic, approfittando della sua grande influenza politica e delle sue conoscenze nelle alte sfere, contribuì a fare assegnare un appartamento statale alla badante che si occupava di suo nipote. I giudici di appello hanno ritenuto la sentenza viziata da difetti procedurali e hanno ordinato un nuovo processo.

Mirjana Markovic - sociologa di formazione che era stata docente alle università di Belgrado e Mosca, e che era stata molto impegnata politicamente - viveva in esilio a Mosca dal 2003, con le autorità russe che hanno negato la sua estradizione in Serbia.

Nei giorni scorsi i media serbi avevano dato notizia di un drastico peggioramento delle condizioni di salute della vedova di Milosevic, affermando che si trovava in un ospedale di Soci, la località di villeggiatura russa sul Mar Nero, dove sarebbe stata sottoposta a quattro interventi chirurgici. Non era stata tuttavia precisata la natura della sua malattia.

Slobodan Milosevic, coinvolto nelle sanguinose guerre degli anni novanta nella ex Jugoslavia, fu costretto a dimettersi nell'ottobre 2000 sotto la pressione della protesta popolare. Consegnato al Tribunale penale internazionale dell'Aja (Tpi), l'ex leader jugoslavo morì di infarto nel 2006 nel carcere del Tpi, mentre era ancora in corso il processo a suo carico per genocidio e crimini di guerra.

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