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ITALIABlue Whale: salvata 13enne pronta al suicidio

31.10.18 - 12:55
Dall'indagine, che ha coinvolto inquirenti di diverse regioni italiane, sono emersi in nomi di altre ragazze adolescenti tra i 12 e i 15 anni
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Blue Whale: salvata 13enne pronta al suicidio
Dall'indagine, che ha coinvolto inquirenti di diverse regioni italiane, sono emersi in nomi di altre ragazze adolescenti tra i 12 e i 15 anni

BARI - Una tredicenne della provincia di Bari sarebbe stata coinvolta nel "gioco mortale" Blue Whale insieme con altre minorenni, "amiche di chat", di altre regioni d'Italia. Lo ha scoperto la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura minorile barese, che ha ricostruito la vicenda, riuscendo a salvare la 13enne.

È emerso che la ragazza era arrivata ad un livello già molto avanzato del gioco, al termine del quale è previsto il suicidio. In chat sono state scoperte foto e annunci di morte.

Dall'indagine, che ha coinvolto inquirenti di diverse regioni italiane, sono emersi in nomi di altre ragazze adolescenti tra i 12 e i 15 anni, dal carattere introverso, scarsa vita sociale, attaccamento morboso al telefono cellulare. Le ragazze partecipavano a numerosi gruppi WhatsApp e negli ultimi tempi avrebbero manifestato il proprio malessere con gesti di autolesionismo.

Complessivamente sono almeno trenta in tutta Italia gli adolescenti. prevalentemente ragazze, coinvolti negli ultimi sei mesi nel "gioco mortale" Blue Whale che avrebbero partecipato alle chat amministrate da una 13enne barese.

Alla loro identificazione sono giunte le Questure di tredici regioni dopo la segnalazione della magistratura minorile barese, che per prima ha avviato l'indagine, coordinata dal pubblico ministero Caterina Lombardo Pijola.

«Il problema esiste, - sottolinea il procuratore dei Minorenni Ferruccio De Salvatore - e già in passato ci siamo imbattuti in altri casi simili in provincia di Bari. Bisogna fare molta attenzione e collaborare con le autorità scolastiche e con le famiglie per individuare gli indici di rischio».

«Il fenomeno Blue Whale - spiega la Polizia italiana in una nota - è un gioco pericoloso che si snoda attraverso una serie di 50 azioni pericolose proposte come sfida, in cui un curatore, che allo stato risulta essere una figura virtuale, suggestiona i ragazzi manipolando la loro volontà sino ad indurli al compimento di gesti estremi: camminare sulle linee ferroviarie ad alta velocità, stare in bilico su cornicioni e palazzi, attraversare di notte strade e autostrade particolarmente trafficate». Molte di queste azioni la 13enne barese le aveva già cominciate, arrivando anche a mettere sveglie notturne per guardare film dell'orrore e ascoltare musiche sataniche.

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