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ITALIA / FRANCIAL'accusa dell'Oxfam: «Gli agenti francesi senza pietà con i piccoli migranti»

15.06.18 - 20:44
Un rapporto denuncia gli orrori e testimonia l'odissea dei profughi che cercano di attraversare il confine a Ventimiglia. Sono stati più di 4'231 nei primi quattro mesi dell'anno
Tipress
L'accusa dell'Oxfam: «Gli agenti francesi senza pietà con i piccoli migranti»
Un rapporto denuncia gli orrori e testimonia l'odissea dei profughi che cercano di attraversare il confine a Ventimiglia. Sono stati più di 4'231 nei primi quattro mesi dell'anno

VENTIMIGLIA - Senza acqua e senza cibo, costretti a dormire all'aperto o a camminare sotto il sole rischiando di essere investiti dalle auto, privi di difesa contro abusi e maltrattamenti. Sono i disperati dell'inferno di Ventimiglia, i migranti più fragili, i minori soli, le donne con piccoli di pochi mesi privati di ogni dignità e costretti dalla polizia francese a tornare verso l'Italia e a rinunciare al sogno di ricongiungersi con le famiglie che sono già Oltralpe o in altri Paesi di un'Europa che non vuole accoglierli.

La denuncia è nel nuovo rapporto diffuso oggi da Oxfam, Diaconia Valdese e Asgi: 'Se questa è Europa', un diario degli orrori che testimonia l'odissea di chi è fuggito dall'Eritrea, dall'Afghanistan, dal Sudan, è arrivato vivo e ora fa la spola attraverso la frontiera sperando prima o poi di farcela. Nei primi quattro mesi del 2018 sono stati 4.231 (16.500 da agosto 2017 ad aprile di quest'anno) i migranti passati da Ventimiglia. Uno su quattro è un minore, a volte vittima di stupri e torture nei lager libici. Le testimonianze raccolte dagli organismi umanitari parlano di ragazzini fermati, di suole delle scarpe tagliate, di urla e strattonamenti.

«Ho provato già dieci volte ad attraversare la frontiera - racconta E.,16 anni, - una volta a piedi, da solo, ma mi sono perso. Le altre nove volte in treno. La polizia francese sale sul treno, ti afferra, ti fa scendere e ti rispedisce indietro». Una giovanissima eritrea è stata costretta a tornare a Ventimiglia a piedi, lungo una strada senza marciapiede, nelle ore più calde con il suo bimbo di 40 giorni in braccio. «L'unica struttura di accoglienza - si legge nel rapporto - è presso il Campo Roja, 444 posti senza servizi igienici e acqua potabile», di recente sgomberato e transennato.

L'intervento della polizia francese, è la denuncia, «comporta, prima ancora del respingimento in Italia, in violazione delle norme europee e francesi, il fermo dei minori, spesso la loro registrazione come maggiorenni, la falsificazione delle dichiarazioni sulla loro volontà di tornare indietro, la loro detenzione senza acqua, cibo o coperte, senza la possibilità di poter parlare con un tutore legale». In Italia le ong denunciano «gravi disfunzioni nella tutela dei minori all'interno dei centri di accoglienza».

A Christophe Castaner, presidente di 'En Marche', il partito di Emmanuel Macron, il rapporto non piace. «Non commento le fantasticherie e i processi fatti alle nostre forze dell'ordine - ha dichiarato - nessuno può immaginare che questi comportamenti siano delle istruzioni e siano messi in opera in Francia e in Italia».

Il risultato vero, sintetizza Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne dei Programmi in Italia di Oxfam, è che «la situazione a Ventimiglia è lo specchio di un'Europa che sta tradendo i propri valori fondanti di solidarietà». «Per questo chiediamo al Governo francese di intervenire, per far cessare immediatamente gli abusi e i respingimenti illegali dei minori da parte della propria polizia di frontiera e al Governo italiano di attivarsi in ogni modo perché ciò avvenga sospendendo inoltre i trasferimenti forzati verso i centri del Sud Italia».

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