Nella casa del cantante nel 2003 sarebbero stato trovato numeroso materiale pedopornografico
NEW YORK - Una rivelazione che potrebbe sconvolgere tanti fra i suoi fan, e non solo. A sette anni dalla morte, è stato reso noto che nella casa di Michael Jackson nel 2003 sarebbe stato ritrovato materiale pedopornografico. A renderlo noto la rivista Radar, che sarebbe entrata in possesso di alcuni scottanti documenti. Ritornano a galla tutti i sospetti che hanno caratterizzato la vita del cantante, accusato più volte di pedofilia e violenza su minori, denunce dal quale fu sempre assolto.
Il materiale ritrovato a Neverland Ranch sarebbe dei più scabrosi, foto e video, appunti e audio. Un investigatore interpellato dalla rivista parla di «documenti che dipingono un quadro scuro e spaventoso di Jackson». Come riporta rockol.it si parla di «un predatore sessuale, dipendente dalle droghe e manipolatore che utilizzava immagini cruente con uccisioni di animali e di natura sessuale esplicita, ma anche con perversioni fra adulti per piegare i bambini ai propri desideri. (...) Era anche in possesso di immagini disgustose e shockanti di torture inflitte a bambini, foto di minori e adulti nudi, immagini bondage e sadomaso».