Non si può fermare quest'ondata di Omicron, «ma possiamo cercare di ridurre il suo impatto»

Lo scienziato israeliano Cyrille Cohen invita a non sottovalutare la variante, «proprio perché è altamente contagiosa»
ROMA - L'ondata di Omicron «finirà solo dopo che le masse saranno state infettate, come ho già avuto modo di dire». Lo dice in un'intervista al quotidiano italiano "Il Fatto Quotidiano" Cyrille Cohen, membro del board governativo sui vaccini in Israele e Direttore d'Immunologia alla Bar Ilan University.
«La protezione sarà acquisita sia con la vaccinazione, soprattutto contro la malattia grave, sia con l'immunizzazione naturale, dovuta al contagio. Il vaccino è meno efficace nel ridurre i contagi, è vero, ma ha una copertura che resta eccellente nel prevenire l'ospedalizzazione, la malattia grave e la morte», aggiunge.
È possibile «che acceleri effettivamente la transizione verso uno stato endemico, ma ci vorrà del tempo per averne la certezza» spiega. «Omicron sta causando meno complicazioni, ma non dobbiamo sottovalutare questa variante, proprio perché è altamente contagiosa. Finora c'è ancora una protezione importante contro la malattia grave. E questa mi sembra la buona notizia».
Non si può fermare quest'ondata, «ma possiamo cercare di ridurre il suo impatto. I più vulnerabili dovrebbero vaccinarsi, indossare mascherine ed evitare il più possibile gli assembramenti. Il vaccino salva la vita prima di tutto a loro». In Israele si sta somministrando la quarta dose «per gli over 60, e per il personale medico immuno-compromesso ed esposto. Ma è solo una raccomandazione, non è obbligatoria».




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