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GERMANIAAbusano di decine di bambini in un campeggio: a processo

27.06.19 - 22:10
Andreas V. e Mario S. devono rispondere di oltre 450 capi d'accusa. Si passavano le loro vittime da una roulotte all'altra
Keystone
Mario S. (a sinistra) e Andreas V. nell'aula del tribunale di Detmold
Mario S. (a sinistra) e Andreas V. nell'aula del tribunale di Detmold
Abusano di decine di bambini in un campeggio: a processo
Andreas V. e Mario S. devono rispondere di oltre 450 capi d'accusa. Si passavano le loro vittime da una roulotte all'altra

DETMOLD - È un processo enorme per il piccolo palazzo di giustizia di Detmold quello che si è aperto oggi nella cittadina a sud ovest di Hannover, in Germania. Enorme per l’attenzione mediatica che è puntata su di esso. Ed enorme per la quantità - e l’efferatezza - dei reati che vi sono contestati: più di 450 tra abusi e riprese pedopornografiche compiuti ai danni di decine di bambine e bambini da due uomini in un campeggio del Nordreno-Vestfalia.

A comparire davanti alla giustizia sono Andreas V., 56 anni, e Mario S., 34. Il primo è accusato di avere abusato di 23 bambine tra il 2008 e il 2018, ma avrebbe commesso atti simili anche nell’estate del 1998. Deve rispondere di 298 capi d’imputazione. Al secondo è contestato l’abuso di otto bambine e di nove maschietti. I capi d’accusa a suo carico sono 162. La maggior parte delle vittime aveva tra i 5 e gli 11 anni. 

A sorpresa, in questa prima giornata di processo entrambi hanno ammesso i fatti.   

Secondo l’accusa, i due si approfittavano delle loro vittime nelle rispettive roulotte e spesso infierivano sullo stesso minore, di cui abusavano dapprima nell’alloggio mobile di uno e poi in quello dell’altro. 

Come riporta lo Spiegel, Andreas V. viveva nella propria roulotte nel campeggio “Eichwald” di Lügde con la figlia affidataria, che era stata posta sotto la sua tutela nel 2017 dai servizi sociali. Molte delle vittime dell’uomo e del suo complice sarebbero state proprio amichette della bambina che passavano la notte nella casa mobile.

Per guadagnare il loro silenzio, il 56enne regalava loro abiti e braccialetti. A una bambina avrebbe detto che sarebbero arrivati i fantasmi se avesse parlato con qualcuno di quello che avevano fatto. A portare all'arresto dell'uomo e del suo complice all'inizio di quest'anno, tuttavia, è stata la denuncia della madre di una delle piccole vittime di Andreas V.

Gli abusi, anche brutali, venivano talvolta filmati e trasmessi via live chat. A organizzarle sarebbe stato Mario S. Un terzo imputato del processo, Heiko V., un camionista di 49 anni di Stade, vicino ad Amburgo, avrebbe partecipato a queste dirette almeno quattro volte. È accusato di istigazione e complicità in abuso sessuale su minore oltre al possesso di pedopornografia. Nella sua abitazione gli inquirenti hanno trovato più di 40mila foto e video proibiti.

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