L'allarme dell'Unicef che parla di 12 milioni di matrimoni l'anno con ripercussioni gravi sulle ragazze e sulla società
ROMA - Nella settimana di San Valentino, l'UNICEF lancia un nuova campagna sui matrimoni precoci per ricordare che nel mondo una donna su cinque - circa 650 milioni - si è sposata prima di aver compiuto 18 anni.
A livello globale il numero totale di ragazze sposate da bambine è stimato in 12 milioni l'anno: la maggior parte in Asia Meridionale con oltre il 40% del totale (285 milioni), seguita dall'Africa Subsahariana (115 milioni o 18% del totale).
Mentre la percentuale dei matrimoni precoci sta diminuendo a livello globale, in molti Paesi i progressi sono ancora troppo lenti. «Per porre fine a questa pratica entro il 2030, anno indicato dagli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, bisogna che i progressi accelerino in modo consistente. Quando una ragazza è costretta a sposarsi da bambina - sottolinea l' Unicef - affronta conseguenze immediate e per tutta la vita. Le sue possibilità di portare a termine il percorso scolastico diminuiscono, mentre aumentano le possibilità di subire violenza a casa. Ha maggiori probabilità di diventare madre durante l'adolescenza, e le ragazze adolescenti hanno più probabilità di morire per complicazioni durante la gravidanza e il parto rispetto alle ragazze più grandi. Ci sono anche conseguenze sociali importanti - conclude l'organizzazione - e maggiori rischi di perpetuare il circolo intergenerazionale della povertà».