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STATI UNITIMichelle attacca Trump e confessa: «Sì, le mie figlie sono state concepite in vitro»

09.11.18 - 21:53
Nel suo libro di memorie l'ex first lady si mette a nudo: dai primi passi compiuti nella sua Chicago, alle difficoltà matrimoniali con Barack, passando dal suo momento più buio, quello dell'aborto
Keystone
Michelle attacca Trump e confessa: «Sì, le mie figlie sono state concepite in vitro»
Nel suo libro di memorie l'ex first lady si mette a nudo: dai primi passi compiuti nella sua Chicago, alle difficoltà matrimoniali con Barack, passando dal suo momento più buio, quello dell'aborto

WASHINGTON - Michelle Obama attacca il presidente americano Donald Trump e si confessa: «Ho avuto un aborto 20 anni fa» e Malia e Sasha sono stata concepite con la «fecondazione in vitro». In "Becoming", il libro di memorie in uscita martedì e di cui sono stati diffusi degli estratti, l'ex first lady - una delle donne più famose al mondo e "icona liberal" nell'era del tycoon - si racconta, dai primi passi compiuti nella sua Chicago alle difficoltà matrimoniali con Barack Obama.

«Abbiamo fatto terapia di coppia per parlare e risolvere le differenze», ammette per la prima volta Michelle, inviando un messaggio alle «molte coppie giovani che hanno difficoltà e pensano di essere loro il problema: voglio che sappiate che Michelle e Barack Obama, che hanno un matrimonio fenomenale e si amano, hanno lavorato sul loro matrimonio e hanno chiesto aiuto quando ne hanno avuto bisogno».

Nelle 426 pagine di ricordi l'ex first lady racconta anche il suo periodo buio dopo l'aborto spontaneo. «Mi sentivo sola e smarrita» e questo anche perchè «non sapevo quanto l'aborto fosse comune. È un tema di cui non si parla». Poi la decisione di avere dei figli a 34 anni, perchè «l'orologio biologico è reale» e a una certa età la «produzione di ovuli è limitata». Da qui il ricorso alla fecondazione in vitro per avere Malia e Sasha. «Penso che la cosa peggiore che le donne possano fare è non condividere la realtà del proprio corpo», spiega Michelle.

Poi, per la prima volta, gli attacchi diretti al tycoon che rinfocolano le voci di una possibile discesa in campo nel 2020, nonostante le ripetute smentite. Michelle si descrive come una mamma pronta a tutto per difendere la sua famiglia. «Non perdonerò mai» Donald Trump per «averla messa in pericolo» con la teoria del falso certificato di nascita di Barack Obama. Una teoria che il presidente americano ha cavalcato per anni con «insinuazioni sconsiderate» - afferma l'ex first lady - e una retorica che nascondeva «intolleranza e xenofobia, deliberatamente pericolosa e che incitava matti e pazzoidi».

Immediata la replica del tycoon: Michelle «è stata pagata molto per il libro». Da parte mia - aggiunge Trump - «non perdonerò mai» ad Obama «per quello che ha fatto alle nostre forze armate», privandole dei fondi necessari e «mettendo in pericolo l'intero Paese rendendolo meno sicuro». Un botta e risposta che sembra un "assaggio" dell'ipotetico scontro fra i due alle prossime presidenziali, con Michelle da molti considerata l'unica arma per battere davvero Trump. Ne è convinto Michael Moore, ma non il partito democratico che, nonostante la popolarità della ex first lady e il suo appeal anche su molti repubblicani, resta freddo su una sua possibile candidatura.

Nel libro Michelle racconta quindi la sua vita nel "South Side of Chicago", in una casa «con più scale di quante ne potevo contare». I primi passi dell'ex first lady non sono stati facili: «Ero una donna, nera e forte e questo per molti vuol dire arrabbiata. Ma questo non è altro che un cliche' dannoso usato per relegare le donne appartenenti a delle minoranze in un angolo». In 'Becoming Us' Michelle ripercorre anche la sua storia d'amore con Barack e la discesa in politica del marito.

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COMMENTI
 

Mattiatr 5 anni fa su tio
Personalmente della biografia delle altre persone non me ne frega niente. Hanno ottenuto successo? Bene per loro. Fanno benissimo a sfruttare la loro fama visto che la nostra cara Michelle entro pochi anni farà fatica a esser riconosciuta. Non ho niente contro chi fa questi libri. Quello che bisognerebbe chiedersi è se vale la pena di comprare un libro che non ti trasmetterà molto e che coma già anticipato conterrà frecciatine gratuite. Io non lo comprerei, ho letto diversi libri (non migliaia ma teh ne ho di tempo ancora) e con tutte le storie che ci sono questa mi pare meno interessante. Lo leggerei solo se avessi letto solo prima gli altri. Ovviamente però non cambia il fatto che è un suo diritto fare un libro e che non per questo le debba esser negata la possibilità di farlo.

sedelin 5 anni fa su tio
meglio l'autobiografia di michelle che quella di fedez o di fabrizio corona, per fare qualche esempio fra tanti. secondo me lei ha cose interessanti da raccontare e ha fatto bene a scrivere.

volabas 5 anni fa su tio
sicuramente una notizia da perderci il sonno per un anno almeno

dino 5 anni fa su tio
Una donna che ha vissuto la vita come milioni di altre ! Ma le altre non incassano millemila dollari per parlare della sua vita....

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a dino
Le altre non sono state First Lady degli Stati Uniti

falcodellarupe 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
stoccata da manuale!!

beta 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
.... e chi se ne frega !

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a falcodellarupe
ovvietà da manuale... essere la moglie del presidente significa aver fatto qualche cosa di speciale? Preferisco sentire altre donne... Come Rita Levi o la Tatcher

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Come First Lady degli Stati Uniti vivi una vita decisamente particolare e delle "situazioni" che il resto della popolazione mondiale manco immagina. Se poi tuo marito è stato il primo presidente di colore della storia del paese, è probabile che di cose da raccontare dovresti averne tante. Detto questo, non dico che sia un libro da comprare ad ogni costo, dico solo di non dare per scontato che sia un libro senza contenuti. Per quanto mi riguarda non lo comprerò, ma penso che potrebbe e avere qualche cosa di interessante da leggere.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Resta il fatto che non ha fatto nulla di concreto ma grazie alla sua popolarità venderà milioni di copie, mentre magari gente che sa scrivere romanzi o scienziati che vorrebbero pubblicare studi, non lo possono fare perchè non "cagati" dai media che contano. Tutto qui...

matteo2006 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Anche tu hai ragione, un po come i video su youtube che spiegano roba seria e intelligente hanno poche centinaia di view poi delle scemate ne hanno milioni; la verità è che più sono scemi gli youtuber più fanno view! In questo caso però possiamo quanto meno asserire che qualcosa di interessante avrà da dire.
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