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BERNA - Sono circa 1200 i discorsi e le allocuzioni pronunciati dal radicale lucernese Kaspar Villiger negli anni in cui sedeva in Consiglio federale. Tra questi, 37 sono stati raccolti e pubblicati in un libro, che il giornalista Konrad Stamm ha voluto presentare come una requisitoria per un liberalismo responsabile.
"Dare forma al futuro piuttosto che ostinarsi nella paura" potrebbe essere il titolo italiano della raccolta di testi liberamente tradotto dal tedesco "Zukunft gestalten statt ängstlich verharren". L'ex consigliere federale riflette - così recita il sottotitolo - sul "liberalismo nella responsabilità" (Liberalismus in der Verantwortung), e questo con un doppio senso politico ed economico, come rivela la lettura delle 380 pagine edite dalle edizioni NZZ e pubblicate questo mese.
Per il curatore dell'opera a caratterizzare la raccolta di Villiger potrebbe bastare il suo profondo senso della misura: il benessere si fonda sul consenso attorno a un'etica fondamentalmente giusta del servizio, aveva detto il magistrato nel 2002 in occasione della riunione dell'Unione democratica di centro (UDC) zurighese dell'Albisgüetli.
Per Stamm non v'è dubbio che agli occhi dell'ex ministro il liberalismo elvetico interpreta pienamente il ruolo di forza politica orientata a modellare il futuro del Paese, come illustra bene il discorso "A cosa serve il movimento radicale" ("Wozu es den Freisinn braucht"), con cui Villiger ha cercato, l'11 gennaio 2003, di rinvigorire le abbacchiate truppe del Partito liberale radicale (PLR).
I 37 testi raccolti dal giornalista e storico Stamm rispecchiano i 15 anni di magistrato del lucernese. Il già imprenditore, tra il 1989 e il 2003, ha diretto dapprima l'allora Dipartimento militare per poi passare alla guida delle Finanze. In due occasioni, nel 1995 e nel 2002, Villiger è stato anche presidente della Confederazione.
Scrivere un discorso è un processo complicato, afferma Villiger nell'introduzione al volume. "Ma lo ammetto: ho scritto e tenuto con piacere i miei discorsi." Stamm riproduce la diversità delle tematiche dei testi partoriti dal consigliere federale: dalla riforma dell'esercito alla politica finanziaria passando per il federalismo e la concordanza.
E secondo Stamm, non potevano mancare le "Riflessioni sulla fine della seconda guerra mondiale 50 anni fa". Il 7 maggio 1995 Villiger aveva affermato "che anche la Svizzera si è addossata una colpa". Ci si dovrebbe porre la domanda "se qua e là, persino con un pizzico di zelo, non ci si sia voluti far apprezzare dall'atroce vicino" (cioè la Germania).
Un altro documento storicamente rilevante è l'allocuzione che l'allora presidente della Confederazione rivolse all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 settembre 2002, in occasione dell'entrata della Svizzera nell'Onu.
