L'iniziativa, in programma per il 5 maggio, è del sindacato SISA: «Basta tagli alle mescite scolastiche».
BELLINZONA - Al via la campagna "BASTA tagli alle mescite scolastiche". A lanciarla, il prossimo lunedì 5 maggio, sarà il sindacato SISA durante un pranzo popolare di protesta che si svolgerà tra le 11.30 e 13.10 al liceo di Bellinzona. Il tema riguarda proprio l'aumento dei costi nelle mense scolastiche a cui il SISA si oppone.
«Abbiamo preso atto con rabbia del recente aumento dei prezzi delle mescite scolastiche, conseguenza di un taglio di 100'000 franchi al fondo destinato al servizio da parte del Parlamento cantonale su proposta del Consiglio di Stato. Condanniamo questa misura vergognosa (che va di fatto a risparmiare sulle paghette degli studenti) in quanto si inserisce in un contesto di crescenti difficoltà economiche per le giovani generazioni. L'aumento, seppur apparentemente modesto, aggrava la pressione finanziaria sugli studenti, unica fascia della popolazione senza un reddito fisso e senza responsabilità dirette per la situazione finanziaria del cantone», si legge nella nota diffusa.Una misura che va a limitare «ulteriormente il potere d'acquisto già messo a dura prova dall'aumento dei costi di altri servizi essenziali come quello del trasporto pubblico». Tante le difficoltà economiche che si manifestano concretamente all'interno delle scuole: le testimonianze parlano «di studenti costretti a rinunciare al servizio mensa per mancanza di risorse, ripiegando dunque su alternative alimentari meno salutari o addirittura saltando pasti. In questo contesto il Cantone è estremamente incoerente poiché formalmente promuove una sana alimentazione, ma nella realtà dei fatti non garantisce prezzi accessibili nelle proprie mense. L 'attuale situazione è inaccettabile», dicono.
La risposta al taglio sarà proprio il pranzo popolare al Liceo Cantonale di Bellinzona «per boicottare le mense liceali e della Scuola Cantonale di Commercio. La comunità studentesca ha accolto con favore l’azione di protesta durante l’ultima assemblea del Liceo di Bellinzona. Numerosi studenti si sono infatti messi a disposizione sin da subito per preparare il pasto, il cui prezzo sarà di 2 franchi (necessari a rientrare dalle spese, il superfluo sarà devoluto alla cassa studenti)».
Nel corso della protesta sarà lanciata anche una petizione, indirizzata al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio. L'iniziativa punta
1 - All’abrogazione immediata della riduzione di CHF 100’000 stanziata nel preventivo cantonale per le messe scolastiche. Si richiede la revoca formale della decisione di taglio, ripristinando la dotazione finanziaria precedente per garantire la sostenibilità economica e l’accessibilità del servizio di ristorazione scolastica;
2 - Alla fissazione di un tetto massimo di CHF 5.00 per il costo dei menù offerti dalle mense scolastiche cantonali. Si sollecita l’adozione di un provvedimento normativo che stabilisca un prezzo massimo al fine di rendere il servizio di mensa economicamente accessibile a tutti gli studenti, indipendentemente dalla loro situazione finanziaria.
3 - A uno stanziamento di un fondo specifico destinato all’acquisto e all’installazione di forni a microonde e bollitori presso le sedi scolastiche. Tale fondo dovrà essere proporzionale al numero di allievi frequentanti ciascun istituto, con priorità per le scuole sprovviste di mense interne. Questa misura alternativa mira a garantire agli studenti la possibilità di consumare pasti caldi in modo autonomo e a costi contenuti, soprattutto in assenza di un servizio di ristorazione scolastica adeguato o economicamente accessibile.