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CANTONEAssegni famigliari a stranieri, non giustificano l'espulsione

06.11.15 - 12:42
I servizi cantonali competenti si devono uniformare alla decisione del Tribunale federale che non li considera un aiuto sociale
Ti-Press
Assegni famigliari a stranieri, non giustificano l'espulsione
I servizi cantonali competenti si devono uniformare alla decisione del Tribunale federale che non li considera un aiuto sociale

BELLINZONA - Il Dipartimento delle istituzioni prende atto della nuova giurisprudenza in materia di assegni famigliari integrativi (AFI) e assegni di prima infanzia (API) resa dal Tribunale federale con sentenza del 27 ottobre scorso pervenuta in data odierna.

L’Alta Corte ha difatti riconosciuto che natura e finalità degli assegni famigliari integrativi e degli assegni di prima infanzia, previsti dal diritto ticinese, non vanno ritenuti come aiuto sociale, interpretazione che, in ambito di permessi per stranieri, modifica la prassi vigente definita dal Tribunale cantonale amministrativo, applicata dal Consiglio di Stato e dall’Ufficio della migrazione.

I servizi cantonali competenti provvederanno quindi da subito a conformarsi ai termini della decisione del Tribunale federale, ciò stando a significare che non sarà più data la possibilità di adottare dei provvedimenti quali: l’ammonimento, la non concessione, il mancato rinnovo rispettivamente la revoca di permessi B o C a quei cittadini stranieri che beneficiano degli assegni AFI e API.

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