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Ancora frammentarie le notizie dalla Siria su Sait Cosar, 53enne domiciliato in Ticino, arrestato oltre due settimane fa. Intanto Yasar Ravi, avvocato della famiglia Cosar, vuole fare intervenire Berna
LOCARNO – Sono ancora frammentarie le notizie legate all’arresto di Sait Cosar, locarnese imprigionato in Siria da oltre due settimane. Per i famigliari in Ticino l’attesa continua, ma intanto trapela una nuova informazione. Sembrerebbe infatti che il 53enne, fermato all’aeroporto di Qamishli dai servizi segreti del posto, sia stato trasferito in un nuovo carcere.
Intanto in Ticino, la causa della famiglia Cosar è gestita dall’avvocato Yasar Ravi. Che spiega: “Vogliamo al più presto che questa storia arrivi al Dipartimento federale degli affari esteri. Cosar ha origini siriane ma ha anche il passaporto svizzero. Vogliamo che Berna intervenga in questa storia e contribuisca alla sua liberazione”.
Ancora buio pesto sulle ragioni dell’arresto. Alcuni conoscenti di Cosar ipotizzano che dietro al fermo possano esserci ragioni politiche o religiose. Il 53enne domiciliato a Locarno, che negli ultimi anni aveva trascorso molto tempo in Siria, fa infatti parte di diverse associazioni.
