Batteri sempre più resistenti a determinati medicinali. L'appello di Christian Garzoni, presidente della rete "mediX ticino".
LUGANO - «Gli antibiotici sono da usare solo se davvero necessari. Altrimenti meglio lasciare perdere». L'appello arriva da Christian Garzoni, specialista in malattie infettive e presidente della rete di medici di famiglia “mediX ticino”, in occasione della settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici (18-24 novembre). Il monito sta risuonando a livello nazionale: troppe le terapie antibiotiche ritenute inappropriate. Ecco perché è stata lanciata la campagna “Gli antibiotici non sono caramelle. Li utilizzi solo se necessari”.
Gli antibiotici nella storia hanno salvato milioni di vite. E ora?
«Notiamo che la resistenza dei batteri agli antibiotici è crescente. I batteri, nel corso dei decenni, hanno avuto delle mutazioni e di conseguenza l’antibiotico in molti casi non funziona più come dovrebbe».
Perché un'efficacia tanto ridotta rispetto al passato?
«Questo fenomeno è favorito dal fatto che l’umanità utilizza troppi antibiotici. Sia negli ospedali, sia negli studi medici, sia nell’agricoltura. Spesso si parla di efficacia ridotta. Ma in alcuni casi anche di antibiotici che proprio non funzionano più, facendo ripiombare la medicina all’era pre antibiotica».
In quali circostanze si abusa degli antibiotici in Svizzera?
«Il motivo più frequente è legato alle infezioni delle vie aeree virali in inverno. E qui bisogna specificare che statisticamente il paziente svizzero tedesco non ama molto i farmaci e preferisce aspettare. Il ticinese e il romando invece tendono ad assumere e a domandare più facilmente l'antibiotico subito dopo l’inizio dei sintomi di un banale raffreddamento».
Alternative?
«Servirebbe semplicemente armarsi di pazienza, di un buon sciroppo e di paracetamolo. Spesso a causare queste infezioni sono virus. E contro i virus l'antibiotico non serve a nulla».
Quando invece serve?
«Nel caso in cui ci sia un'infezione batterica. A quel punto è giustificato. Ma deve essere il medico a prescrivertelo. Alcuni magari tengono ancora in casa gli avanzi dello scorso anno e fanno automedicazione. È deleteria e favorisce proprio il fenomeno della resistenza dei batteri agli antibiotici».
Una simile resistenza impone delle riflessioni a tutti. O no?
«Certo. Da subito. Ci sono studi che evidenziano come nel 2050 la percentuale di morti per batteri multi resistenti potrebbe essere superiore a quella di morti per tumori. Il messaggio è chiaro: antibiotici solo quando serve e quando sono prescritti dal medico».
Un buon medico fa le analisi necessarie, magari su diversi giorni. E decide se fare ricorso all antibiotico. Oppure sviluppare antibiotici che si degradano velocemente in modo da ridurre il rischio che i batteri sviluppano nel tempo una resistenza. Se mi ricordo bene sono i piccoli residui nell' ambiente il problema (nelle acque, ...). Ma anche abuso di antibiotici nel settore animale (carne, latte, uova)
La natura fa sempre il suo corso. Gli unici che non si ammalano sono i robot, ma quelli si guastano. Quanto ribadisce il medico Garzoni, non è una sua trovata, ma è da tempo che viene ripetuto. E ha ragione a ribadirlo. La responsabilità è dei medici di questa situazione? Ni, in quanto spesso sono i pazienti che di pazienza non ne hanno e pretendono di guarire da un giorno all'altro.
Nei commenti si intuisce che ora gli scetici della vaccinazione stanno diventando scettici tout court . Da molto tempo si sa che non bisogna abusare degli antibiotici, non è una novità, per mia esperienza le confezioni sono già con le pastiglie necessarie per la terapia, e, molti non lo consoderano, non sono solo i medici a prescrivere, forse, più antibiotici dello stretto necessario, ma si deve considerare anche la forte pressione dei pazienti sui medici per avere cure e medicamenti. Secondo me, invece di continuare a dare la colpa solo agli a medici e farmaceutiche, cominciamo a fare un uso più consapevole della medicina a nostra disposizione per aiutare a diminuire i costi.
Bravo emib5 dovrebbero essere consegnati sfusi dalla farmacista. Così si evita penuria e smaltimento sbagliato
Ma questo personaggio è ancora credibile ? Ma vi rendete conto ?
Sicuramente più credibile di tanti rimba….. che scrivono qui!
Certo che, detto da uno che voleva vaccinare tutta la popolazione sana e giovane contro l'influenza covid fa sorridere. Purtroppo i medici che dosano i farmaci secondo la reale necessità sono pochi, generalmente si attengono al dosaggio raccomandato dalle direttive dettate dalle farmaceutiche. Più comodo e zero responsabilità, anche perché in caso di problemi il primo accusatore è il paziente.
Se smettessimo di usare in maniera incontrollata gli antibiotici negli allevamenti intensivi (e non), sono sicuro che potremmo continuare a prendere gli antibiotici come caramelle.
Gli antibiotici prodotti dalla lobby delle farmaceutiche di cui fate interessi ?
Ecco, a questo proposito... quando danno un antibiotico ti dicono di prenderlo x tot volte, sempre meno delle dosi presenti nelle confezioni. E se cominciassimo a darli misurati? Non avanzerebbero e non saremmo tentati d automedicarci, ce ne sarebbero a sufficienza x tutti, calerebbero i costi delle casse malati...
anche se lo dice il dottore non è che siete obbligati a prenderli,se vi sentite più imparati di loro potete rifiutare tranquillamente
Garzoni, perché non intervenire verso quei suoi colleghi molto compiacenti (per interessi sottobanco e lo sappiamo che le case farmaceutiche sanno come ringraziare a fine anno) che prescrivono medicamenti a chili? Come chi ieri girava a far passare il vacino come salvavita, ma nel frattempo non esiste ancora nessuna cura per il covid e ci sarà un grande perché. Ancora oggi c'è chi si spaventa per il covid che è una semplice influenza ancora oggi.
Forse anche lui ne fa parte ?
Forse è meglio dirlo ai suoi colleghi
Da quanto mi risulta per prendere un antibiotico ci vuole una prescrizione medica. Di conseguenza i vari luminari Med. Dott. Spec. dovrebbero smetterla di prescriverli per futilità. Adagio adagio le persone (pazienti) si riabitueranno a farne a meno e a prenderli solo per infezioni serie.
nelle case anziani come siamo messi??? sarebbe bello avere qualche dato sui cicli di antibiotici che prescrivono all'anno sulle stesse persone.
Non posso parlare per tutte le Case Anziani. Un mio familiare è in CpA da anni ma non ha mai preso nessuna infezione batterica e quindi non ha mai preso l'antibiotico. Quando prende un virus viene curato con paracetamolo e poco più.
Perfortuna!!! Il suo familiare è fortunato, ma immagino che per la maggiorparte dei residenti non è cosi. Visto che di base soffrono di piú patologie contemporaneamente e per questo necessitano dell'istituzionalizzazione. Purtroppo con gli antibiotici non si risolve tutto e spesso sono solo dei tentativi di cui nessuno da la garanzia di guarigione al 100%
Lo dica ai Manager delle cliniche e ai datori di lavoro che ti vogliono sempre prestante e attivo. Non siano più negli anni ‘80
Se hai il raffreddore o l'influenza causata da virus, l'antibiotico non ti fa guarire prima. Con buona pace dei datori di lavoro che hanno fretta....
È la Società che ci obbliga a Guarire Subito e tornare al lavoro .... Dunque trovate l'antibiotico contro tutto e di più subito. Ormai i Batteri si fanno più forti e noi più deboli ma ci sono tanti "zozzoni" che sputano, non si lavano le mani e non pensa al prossimo . È il percorso naturale degli Umani Egoisti, prepotenti e tutto subito e senza perdere tempo
Io li assumo forzatamente su spinta del medico e lo faccio malvolentieri anche se mi rendo conto che in certi casi sono necessari, con influenze lievi lascio che facciano il loro corso.
Anche se si è influenzati in modo significativo, non è consigliabile utilizzare gli antibiotici e non servono a nulla, poiché questi sono efficaci solo contro le infezioni batteriche e non hanno alcun effetto sui virus, come ad esempio l'influenza.
Per fortuna sono in casi rari ne ho fatto uso, mai oltre una volta in un anno in passato, mentre sento persone che ne parlano come fossero pasticcini.
Purtroppo ci sono persone e “medici” che non hanno capito a cosa servono gli AB e quando vanno usati con le conseguenze che giustamente Garzoni ha illustrato
Purtroppo è vero, il fattore antibiotico resistenza e su come risolvere quest'ultima, sarà la sfida maggiore a livello sanitario nei prossimi anni.