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A un comasco impiegato in Svizzera è stata inflitta una pena detentiva, sospesa, di due anni
COMO - Una pena detentiva di due anni, sospesa con la condizionale, per adescamento di minori e pornografia minorile. È la condanna che ieri il Tribunale di Como ha inflitto a un 46enne del Comasco impiegato in un'azienda elvetica.
Una persona insospettabile - come scrive la Provincia di Como - che sei anni fa era entrato in contatto con almeno tre ragazzine di dodici, quattordici e quindici anni: a loro regalava ricariche del telefono in cambio di fotografie personali, anche intime.
Si parla per esempio di quasi 1'200 messaggi scambiati via WhatsApp con la dodicenne. Messaggi contenenti, tra l'altro, frasi esplicite. E anche degli inviti a incontrarsi. Con la quindicenne ha invece organizzato un appuntamento nei dintorni di Como.
I fatti sono emersi grazie alla segnalazione da parte della madre della quindicenne: la donna si era rivolta alle autorità, poiché aveva scoperto che la figlia era in contatto con un uomo adulto.
