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LUGANOImpiantato il pacemaker numero 5000

09.09.14 - 14:19
Tanti ne sono stati impiantati a partire dal 1973 al Cardiocentro
Impiantato il pacemaker numero 5000
Tanti ne sono stati impiantati a partire dal 1973 al Cardiocentro

LUGANO - Un numero straordinario, cinquemila. Tanti sono i pacemaker impiantati a partire dal 1973 dall’équipe del Prof. Moccetti, dapprima all’Ospedale Civico di Lugano (i primi 1680), poi, dal luglio 1999, al Cardiocentro Ticino.

Il traguardo dei cinquemila è stato raggiunto venerdì scorso; a eseguire l’intervento, il Dr. Marco Moccetti insieme con il Dr. François Regoli, supportati dal team cardiochirurgico composto dal primario Prof. Francesco Siclari e dal Dr. Rafael Trunfio.

 

Questi questi interventi hanno acquisito sempre più qualità e sicurezza anche grazie al supporto dei team chirurgico e anestesiologico, rispettivamente diretti dal Prof. Siclari e dal Dr. Cassina.

 

Inventato nel 1960 dall’ingegnere statunitense Wilson Greatbatch, il pacemaker (temine inglese che significa “segna-ritmo”) ha permesso di prolungare la vita, e di migliorarne la qualità, a tanti pazienti in ogni parte del mondo, non solamente anziani. L’evoluzione tecnologica, davvero straordinaria, ha consentito di ottimizzare le prestazioni del dispositivo e di ridurne sensibilmente l’ingombro. Si pensi che i primi pacemaker, a causa delle loro dimensioni, potevano essere impiantati solo nell’addome; oggi, trovano sede in una tasca sottocutanea nella zona toracica, pesano pochi grammi e hanno le dimensioni di un orologio da tasca.

La precisa contabilità, che esclude dal computo gli impianti di dispositivi più evoluti (risincronizzatori e defibrillatori), si deve all’attenta ed efficientissima cura dell’aiuto medico Tosca Morenzoni, che da ben 33 anni gestisce ogni singolo pacemaker destinato a “segnare” il ritmo cardiaco dei pazienti ticinesi.

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