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LUGANO

Esplodono i costi della rete tram-treno

Il dossier tornerà ora sia in Gran Consiglio che a Berna (l’ente finanziatore principale del progetto).
Ti-Press / Massimo Piccoli
Fonte LaRegione
Esplodono i costi della rete tram-treno
Il dossier tornerà ora sia in Gran Consiglio che a Berna (l’ente finanziatore principale del progetto).
LUGANO - Il cielo sopra la linea tram-treno del Luganese è tutt'altro che sereno. Già perché dopo lo slittamento, annunciato pochi mesi fa, dell'inizio dei lavori a causa del numero di ricorsi (non si inizierà prima dell'inizio del 2027), ecco ch...

LUGANO - Il cielo sopra la linea tram-treno del Luganese è tutt'altro che sereno. Già perché dopo lo slittamento, annunciato pochi mesi fa, dell'inizio dei lavori a causa del numero di ricorsi (non si inizierà prima dell'inizio del 2027), ecco che lo spauracchio del boom dei costi si è ora ufficialmente materializzato.

La notizia è stata anticipata questa mattina dalla Regione. «Confermiamo che si sono concluse le preannunciate verifiche sul preventivo dei costi, che era stato elaborato a suo tempo nell’ambito del progetto definitivo. Le verifiche effettuate prospettano un incremento dei costi tale da richiedere un aggiornamento del finanziamento dell’opera», ha spiegato la Rttl Sa, società che gestisce i lavori del progetto, al quotidiano bellinzonese.

Le cifre, per ora, non sono state ancora confermate, ma sempre secondo LaRegione i 490 milioni annunciati lo scorso autunno sarebbero lievitati di oltre 200 milioni.

Cosa succede ora? Semplice: il tram-treno dovrà fare marcia indietro. Il dossier tornerà infatti sia in Gran Consiglio che a Berna (l’ente finanziatore principale del progetto). «Rttl Sa ha provveduto a informare tempestivamente e compiutamente i tre enti finanziatori», si legge sulla Regione. «La Confederazione che tramite il fondo Prossif (destinato all’ampliamento graduale del sistema ferroviario svizzero) copre circa il 58% dei costi totali, il Cantone che copre il 36% e Flp Sa che finanzia il restante circa 6%».

Le cause del boom dei costi (come pure la cifra esatta dell'aumento) restano per il momento nell'ombra. Pandemia, guerra in Ucraina, l'incremento della spesa per le materie prime oltre al carovita, sembrano però aver giocato un ruolo determinante. «La comunicazione dei dettagli del preventivo aggiornato, nonché l’avvio delle discussioni politiche per l’approvazione del credito da parte del parlamento federale e del parlamento cantonale, avverrà espletati i passi sopra descritti», conclude la Rttl.

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