Wicht più prosciolto che condannato

Si è chiusa (per ora) con un decreto di abbandono e una piccola multa l'inchiesta sull'ex Udc
LUGANO - La montagna giudiziaria ha partorito un topolino. Si è chiusa con un decreto d'abbandono l'inchiesta che ha portato dietro le sbarre l'ex presidente dell'Udc ticinese Paolo Clemente Wicht. Lo riferisce la Rsi.
Wicht era stato arrestato nel 2018 a seguito di una denuncia della ex moglie, che lo accusava di averle sottratto 7 milioni di franchi. Lo avevano querelato anche due investitori, che gli avevano affidato nel complesso 1,3 milioni per un affare immobiliare.
Il decreto d'abbandono risale al 27 settembre, ed è stato impugnato dalla denunciante. Il procuratore pubblico Daniele Galliano ha invece firmato un decreto d'accusa per amministrazione infedele e falsità in documenti, per altri reati legati alla gestione di alcune società. Wicht non si è opposto alla proposta di pena: 500 franchi e sei mesi di carcere sospesi.




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