Cerca e trova immobili
CANTONE

Gli attivisti anti-5G tornano alla carica

E definiscono «poco credibile» la perizia realizzata da Berna
tipress
Gli attivisti anti-5G tornano alla carica
E definiscono «poco credibile» la perizia realizzata da Berna
BELLINZONA - Sul 5G la partita non è chiusa. Non per gli attivisti anti-antenne, che mettono in discussione la perizia presentata settimana scorsa dalla Confederazione. Il rapporto, affidato a una commissione di tecnici, era stato festeggiato ...

BELLINZONA - Sul 5G la partita non è chiusa. Non per gli attivisti anti-antenne, che mettono in discussione la perizia presentata settimana scorsa dalla Confederazione. Il rapporto, affidato a una commissione di tecnici, era stato festeggiato dalle compagnie telefoniche come un "via libera" alle nuove antenne. 

Oggi il gruppo Stop 5G Ticino ha diffuso un comunicato, in cui mette «in discussione la legittimità scientifica» della parte sanitaria del rapporto. Il comitato sottolinea come «ci sia una mancanza di consenso» sullo sviluppo della fibra ottica. 

L'associazione Medici per l'Ambiente, in particolare, ha espresso «forti critiche» e ritiene che «l'impatto delle radiazioni sulla salute non è stato sufficientemente studiato» ricorda il comunicato. Nella commissione incaricata della perizia, però, l'associazione sarebbe stata «sotto-rappresentata». 

Il comitato sottolinea inoltre che «in Ticino come nel resto della Svizzera da mesi piovono incessantemente domande di costruzione per impianti di telefonia mobile» e chiede «il rispetto del principio di precauzione». Tornando a invocare una moratoria cantonale sulle nuove antenne. 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE