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CANTONE/BERNAQuadri contro i rincari della Posta

17.12.19 - 12:00
In una mozione il consigliere nazionale chiede di bloccare gli aumenti sulle commissioni agli sportelli
tipress
Quadri contro i rincari della Posta
In una mozione il consigliere nazionale chiede di bloccare gli aumenti sulle commissioni agli sportelli

LUGANO - No ai rincari sulle commissioni della Posta. A partire da luglio prossimo il Gigante Giallo ha previsto di aumentare il costo dei pagamenti allo sportello. Ma di mezzo ci si mette, ora, una mozione presentata Lorenzo Quadri al Consiglio federale. Il consigliere nazionale leghista ha chiesto oggi al governo di «intervenire presso la Posta» per farla desistere dal progetto. 

Nelle motivazioni, si legge nel testo, il fatto che la Posta «non ha necessità di risparmiare a spese dell’utenza» secondo Quadri «poiché realizza ogni anno centinaia di milioni di utili». La misura pianificata «penalizza inoltre in particolare gli utenti anziani, che non hanno dimestichezza con i pagamenti online».

Ecco il testo della mozione:

Il Consiglio federale è incaricato di intervenire presso la Posta affinché essa desista dall’attuare il drastico aumento delle commissioni per chi effettua i pagamenti allo sportello annunciato per il primo luglio del 2020.

Motivazione: La Posta ha annunciato che, a partire dal luglio dell’anno prossimo, verranno aumentate pesantemente le commissioni agli utenti che effettuano i pagamenti allo sportello. Questa misura non è accettabile in quanto:

1) La Posta non ha necessità di risparmiare a spese dell’utenza, poiché realizza ogni anno centinaia di milioni di Fr di utili (nel 2018 erano 405);

2) La misura annunciata penalizza quegli utenti, spesso anziani, che non hanno dimestichezza con i pagamenti online, oppure che (a torto o a ragione) non si fidano. Il disegno che sta dietro a questa iniziativa è chiaro: ridurre forzatamente l’utenza degli sportelli postali per poi avere la scusa per poterli chiudere. Questo a danno della clientela e del territorio, che rimane sguarnito. Ancora una volta la Posta, invece di fornire un servizio alla popolazione – ed a maggior ragione a quella più “debole”, come gli anziani – si dimostra preoccupata in prima linea di incrementare i propri utili a spese dei cittadini. La direttrice della Posta Susanne Rouff non è più in carica, ma la politica del Gigante Giallo non è cambiata. Poiché la CF responsabile del DATEC è stata in precedenza direttrice della Fondazione per la protezione dei Consumatori, c’è da sperare che non intenda rimanere passiva davanti ad un provvedimento che danneggia i consumatori, ed in particolare quelli anziani. Lorenzo Quadri Consigliere nazionale Lega dei Ticinesi

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