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SVIZZERAPreferenza indigena e obbligo d'annuncio: «Raccontiamola giusta»

12.12.19 - 11:00
Lorenzo Quadri interpella il Consiglio federale chiedendo di fare luce sulla reale efficacia della misura implementata nel 2018
Tipress (archivio)
La SECO nel suo primo rapporto ha parlato di «successo» nel commentare l'integrazione del sistema. Nel primo anno le segnalazione sono state 120mila.
La SECO nel suo primo rapporto ha parlato di «successo» nel commentare l'integrazione del sistema. Nel primo anno le segnalazione sono state 120mila.
Preferenza indigena e obbligo d'annuncio: «Raccontiamola giusta»
Lorenzo Quadri interpella il Consiglio federale chiedendo di fare luce sulla reale efficacia della misura implementata nel 2018

BERNA - Alla luce del primo monitoraggio sull’applicazione della cosiddetta preferenza indigena light della SECO - divulgato lo scorso 1° novembre -, Lorenzo Quadri ha interpellato il Consiglio federale chiedendo di «raccontarla giusta» sulla reale efficacia della misura entrata in vigore nel luglio del 2018.

«Quante delle persone annunciate agli URC nell’ambito della preferenza indigena light non sarebbero state assunte senza di essa?», chiede il consigliere nazionale leghista, invitando il governo a mettere nero su bianco «quante delle persone che sarebbero state assunte a seguito dell’obbligo di annuncio sono svizzere» e quante sono invece «straniere» - indicandone la nazionalità - o, nello specifico, «frontaliere».

La situazione in Ticino - Inevitabile quindi orientare la lente anche sulla situazione ticinese, che ha recentemente segnato un nuovo primato in termini di frontalieri impiegati sul territorio (67’900 persone). «Come si concilia l’asserita efficacia della preferenza indigena light con il fatto che, anche dopo la sua entrata in vigore, in Ticino il numero dei frontalieri ha continuato a crescere, così come pure quello dei ticinesi in assistenza, disoccupati e sottoccupati?», chiede Quadri, sottolineando un’impennata nel terziario «che è in totale contraddizione con qualsiasi tipo di preferenza indigena».

Le domande dell'interpellanza

    • Come si concilia l’asserita efficacia della preferenza indigena light con il fatto che, anche dopo la sua entrata in vigore, in Ticino il numero dei frontalieri ha continuato a crescere, così come pure quello dei ticinesi in assistenza, disoccupati e sottoccupati, ed è ormai vicinissimo a quota 70mila, con un’impennata in particolare nel settore terziario dove i frontalieri soppiantano i residenti, ciò che è in totale contraddizione con qualsiasi tipo di “preferenza indigena”?
    • Quante delle persone che sarebbero state assunte a seguito dell’obbligo di annuncio sono svizzere? Quante sono straniere? Di quale nazionalità? Quanti sono i frontalieri?
    • Quante delle persone annunciate agli URC nell’ambito della preferenza indigena light non sarebbero state assunte senza di essa?
    • Nella verosimile eventualità che l’UE decida nel prossimo futuro che la rendita di disoccupazione ai frontalieri va versata dallo Stato dove il frontaliere lavorava e non da quello di residenza - imposizione cui come di consueto la Svizzera si affretterà ad adeguarsi contro i propri interessi - la conseguenza sarebbe l’iscrizione in massa agli URC di tutti i frontalieri che hanno perso il lavoro, ciò che oggi avviene solo saltuariamente: in queste condizioni, in che modo l’obbligo di annuncio dei posti vacanti agli URC potrebbe ancora essere considerato una preferenza “indigena”? È forse intenzione del CF considerare i frontalieri come indigeni?
    • In base a quali valutazioni e termini di paragone la presunta percentuale dell’8.3% di persone assunte a seguito dell’annuncio agli URC in base alla cosiddetta preferenza indigena (?) light viene presentata come un successo?
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COMMENTI
 

samarcanda 4 anni fa su tio
E i falsi colloqui...

Maxy70 4 anni fa su tio
Allora evidentemente è un provvedimento che non funziona, occorre ripensarlo e renderlo più efficace. I frontalieri continuano ad aumentare e non per tirare la calce, ma occupando i posti di lavoro pregiati, che spetterebbero ai residenti, ovvero a chi in questo Paese ci vive. Attenzione: ho detto residenti, non solo Svizzeri, Dio me ne scampi, razzismo!!!

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
giusto , sarebbe razzismo ! perche' chi risiede qui e paga LE TASSE e contribuisce ANCHE al tuo e mio benessere deve essere considerato uguale a mio modo di vedere. il provvedimennto NON funziona per un motivo molto semplice che NON ti dicono. INAPPLICABILE in base aggli accordi sottoscritti dalla svizzera con UE per la LIBERA CIRCOLAZIONE se no ti isolano da tutto. e' chiarissimo nei testi che trovi su admin.ch etc

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
"spetterebbero ai residenti " se lo meritano, in termini di capacita', produttivita', competenze etcetc non credi ?? sono residente da 25 anni e nessuno ( ne qui ne altrove ) DEVE regalarti nulla :)

Maxy70 4 anni fa su tio
Risposta a anndo76
Con una differenza però: lo straniero residente ha anche la possibilità di ritornare al Paese di origine, se ne ha convenienza o necessità; lo Svizzero non ha altro posto dove andare, per cui mi sembra giusto (e non razzista) che venga avvantaggiato a casa sua.

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Maxy70
mai sentito parlare di diritti e doveri ?? :-) o consideri lo straniero solo se fa' i tuoi interessi etc ? NON puoi , giuridicamente, scegliere COSA ti conviene e viceversa....

anndo76 4 anni fa su tio
quanta ipocrisia...

marco17 4 anni fa su tio
La risposta il Q. la trova in casa leghista, con candidati del partito che assumono solo segretarie frontaliere e con il fatto che il Ticino sia l'unico Cantone a maggioranza relativa leghista nel Governo. Ma come al solito il pluricadregato di via Monte Boglia cerca sempre di ribaltare la colpa su altri. Penose baggianate. I frontalieri ci sono perché qualcuno li assume e non sono certo i consiglieri federali o gli odiati socialisti i principali assuntori di frontalieri.

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
Eh certo che sono solo leghisti ad assumere frontalieri, hai mai sentito di un socialista in grado di tirar su un'impresa :-))

marco17 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Appunto, se i socialisti sono incapaci di metter su impresa, e quindi sono tutti salariati, non possono essere loro ad assumere frontalieri!

anndo76 4 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
il nano bignasco e poi il fratello ( prove alla mano ) erano i primi !! per cui...

Mattiatr 4 anni fa su tio
Risposta a marco17
Esattamente quello che ho detto :-b
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