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SVIZZERAVerso l'inasprimento per le armi semiautomatiche

14.08.18 - 18:19
Per la Commissione della politica di sicurezza la nuova direttiva europea va trasposta nella legislazione svizzera
Keystone
Verso l'inasprimento per le armi semiautomatiche
Per la Commissione della politica di sicurezza la nuova direttiva europea va trasposta nella legislazione svizzera

BERNA - La nuova direttiva europea sulle armi, che mira a limitare la diffusione di quelle semiautomatiche, va trasposta nella legislazione elvetica. Ne è convinta la Commissione della politica di sicurezza del Consiglio degli Stati (CPS-S).

Quest'ultima, rispetto alla soluzione adottata la scorsa sessione estiva dal Nazionale, ha tuttavia inserito alcuni inasprimenti eurocompatibili per non far fallire il progetto. L'arma di ordinanza continuerà a non far parte delle armi vietate.

I correttivi, indica una nota odierna dei servizi parlamentari, si sono resi necessari perché alcune disposizioni adottate dal Nazionale sono contrarie alla nuove direttive europee. Tali disposizioni riguardano i caricatori e la tracciabilità degli elementi essenziali di un'arma.

Per quanto attiene ai caricatori, la CPS-S sostiene che chi possiede un'arma può anche acquistare un caricatore di grande capacità. La direttiva chiede che questo problema venga codificato. Attualmente i caricatori sono in vendita libera e il Nazionale vorrebbe lo status quo. La CPS-S propone che gli armaioli non debbano però essere obbligati a redigere un inventario dei caricatori. In questo modo si riduce il carico amministrativo per i commercianti.

Circa la marcatura, la CPS-S propone (9 voti a 3) il modello del Consiglio federale al posto della soluzione escogitata dal Nazionale. La direttiva Ue esige che le parti essenziali di un'arma da spalla, ossia l'alloggiamento della culatta, la culatta stessa e la canna, siano contrassegnate.

La CPS-SA crede che la la marcatura di questi tre elementi dovrebbe contribuire ad aumentare la sicurezza e non dovrebbe occasionare un dispendio eccessivo. Per il Nazionale dovrebbe rimanere sufficiente contrassegnarne una parte essenziale.

Al fine di limitare la burocrazia, per coloro che già detengono un'arma da fuoco che viene inclusa nella categoria degli oggetti vietati, la commissione propone (9 voti a 4) di limitare a un semplice annuncio l'obbligo di comunicarne il possesso entro tre anni alle autorità cantonali. Le proposte di rinunciare a quest'obbligo oppure di estenderlo alle armi non proibite sono state respinte.

Per 8 voti a 5, la CPS-S ha rinunciato a limitare ulteriormente il margine di manovra dei cantoni in materia di autorizzazioni eccezionali. I commissari ritengono che la legislazione attuale attribuisca già ai cantoni un margine di manovra minimo.

Che cosa chiede la direttiva

La nuova direttiva in materia di armi semiautomatiche era stata proposta dalla Commissione Ue il 18 novembre 2015, pochi giorni dopo la seconda strage di Parigi. Il Parlamento europeo l'ha approvata il 14 marzo 2017.

Un'arma semiautomatica è proibita se può essere dotata di un grosso caricatore. Per le pistole il limite è 20 colpi, per i fucili di 10 colpi.

In base al progetto del Consiglio federale e adottato oggi dal Nazionale, una volta prosciolti dall'obbligo di prestare servizio militare, i cittadini potranno ancora tenere l'arma dell'esercito col relativo caricatore da venti cartucce e continuare a utilizzarla per il tiro sportivo.

I Cantoni avranno tempo tre anni affinché gli attuali detentori di armi semiautomatiche si facciano confermare il legittimo possesso presso gli uffici preposti. Tale conferma sarà necessaria soltanto se l'arma non risulta già iscritta in un registro o non è stata ceduta in proprietà direttamente dall'esercito al termine degli obblighi militari.

Anche i collezionisti e i musei potranno acquisire armi, a condizione di aver adottato tutte le misure necessarie per custodirle in sicurezza e di tenere un elenco delle armi che necessitano di un'autorizzazione eccezionale.

La nuova disposizione non si applica però ai cacciatori. Per praticare la loro attività prediletta essi non si servono infatti di armi semiautomatiche, ma utilizzano le classiche armi da caccia.

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COMMENTI
 

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
E dove stà il problema?... alla fine tutto si riduce in un nuovo e migliorato sistema di registrazione dei vari accessori... niente di che...

limortaccituoi 5 anni fa su tio
Uuuuu quanto è brutta e cattiva l'Europa che ci invita a essere più attenti a chi detiene un arma semiautomatica! Ma si può sapere che problema avete??? Andate a giocare a bocce! Le armi le hanno sono quelli con l'acciughina nelle mutande, lo sanno tutti! :D

Monello 5 anni fa su tio
abbiamo un governo di molli !!....mi pare questo governo faccia piu gli interessi dell UE che non quelli del popolo !!sarebbe ora di cambiarlo e di metterci qualcuno con le @@.....con gli svizzeri molto duri con gli altri molli come fichi !!.....io le mie armi cmq le nasconderò !! stomachevoli !

seo56 5 anni fa su tio
E giù a calar le braghe!!!!!

Danny50 5 anni fa su tio
Avanti a fare i lecchini dell’UE. A prescindere da tutto, il fatto di sempre piegarsi alle leggi UE merita che ci cancellino dalla carta geografica.
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