Per la CAPTE, precisa un comunicato odierno dei servizi parlamentari, la richiesta di Ginevra non è compatibile col diritto internazionale
GINEVRA - No a una tassa sull'elettricità proveniente da fonti non rinnovabili per integrare nel prezzo della corrente i costi esterni; per esempio l'inquinamento. Ne è convinta la Commissione dell'ambiente, della pianificazione del territorio e dell'energia del Consiglio degli Stati (CAPTE-S) che invita a respingere un'iniziativa in tal senso del Canton Ginevra.
Per la CAPTE, precisa un comunicato odierno dei servizi parlamentari, la richiesta di Ginevra non è compatibile col diritto internazionale.
L'iniziativa cantonale denominata "Salviamo le dighe e l'energia idraulica in Svizzera" intende sostenere quest'ultima, che produce il 60% del fabbisogno in Svizzera. La corrente è sempre meno cara e ciò mette in pericolo l'esistenza delle centrali.
Il ricavato di simile prelievo sulla corrente "sporca", secondo l'iniziativa, andrebbe investito nei risparmi energetici e nelle energie rinnovabili, promuovendo l'economia locale.