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È quanto dichiarato dal Consigliere agli Stati Filippo Lombardi, che riferisce però dell'ottimismo di Ignazio Cassis sulla possibilità di trovare un'intesa entro l'estate
BERNA - Le misure di accompagnamento agli accordi bilaterali rappresentano una spina nel fianco dell'Ue e una questione aperta nei negoziati in corso con Berna in vista della conclusione di un accordo istituzionale. È quanto dichiarato all'ats dal "senatore" Filippo Lombardi (PPD/TI), secondo il quale tuttavia il ministro degli esteri Ignazio Cassis si dice ottimista che un'intesa potrà ancora essere trovata entro l'estate.
Lo scambio di opinioni con Cassis ha avuto luogo in seno alla commissione di politica estera del Consiglio degli stati (CPE-S) di cui Lombardi è presidente.
Stando a una nota odierna dei servizi del Parlamento, durante l'incontro si è discusso delle precisazioni apportate al mandato negoziale, che la commissione approva, e delle questioni riguardanti la composizione delle controversie - mediante l'istituzione di una corte arbitrale- come anche della necessità di mantenere le misure di accompagnamento relative all'Accordo sulla libera circolazione delle persone.
Il ministro degli esteri ticinese è fiducioso che si possa giungere a un'intesa sulle questioni tecniche entro l'estate. Un ottimismo ribadito in seno alla commissione benché rimanga aperto il capitolo delle misure collaterali volte ad evitare il dumping sociale e salariale in Svizzera.
Il Consiglio federale ha più volte ribadito che tali provvedimenti non si toccano. Un'opinione condivisa anche dalla CPE-S, ha sottolineato Filippo Lombardi all'ats. Quanto a un esito positivo delle trattative, il consigliere agli Stati è prudente: solo il futuro potrà dirci se l'ottimismo di Cassis è fondato o meno.
