Il Consiglio federale deve provvedere a rafforzare i controlli per far fronte all'incremento di richieste d'asilo secondo i democentristi
BERNA - Di fronte al forte incremento di richieste d'asilo da inizio mese, il Consiglio federale deve finalmente provvedere a rafforzare il controllo alle frontiere, anche con l'ausilio dell'esercito se necessario. È quanto chiede l'UDC, secondo cui il governo deve smetterla di temporeggiare, anche perché l'accordo di Schengen/Dublino è ormai agonizzante.
Dall'inizio di questo mese, ha dichiarato davanti alla stampa l'ex ministro di giustizia e polizia Christoph Blocher, 330 persone al giorno in media hanno attraversato le nostre frontiere per inoltrare domanda d'asilo.
Molte di queste persone provengono dalla Germania, dove non sono state registrate, ha deplorato Blocher, che ha criticato la politica delle porte aperte della Cancelliera tedesca Angela Merkel.
"Di questo passo - ha aggiunto il capogruppo alle Camere federali Adrian Amstutz (BE) - entro fine anno avremo 50 mila nuove richieste d'asilo invece delle 29 mila previste, come durante la guerra nel Kosovo del 1999".
A detta di Blocher, non è vero che non si possono più controllare le frontiere come dice Schengen/Dublino, dal momento che, come dichiarato dalla stessa Merkel, "quest'ultimo strumento è ormai obsoleto".
Per l'ex consigliere nazionale, i veri profughi, ossia persone perseguitate nei loro Paesi, rappresentano una minoranza delle persone che giungono in Svizzera e, se il caso, possono rimanere. Tutti gli altri vanno respinti alla frontiera, ossia rinviati verso lo Stato da cui sono giunti da noi, ossia Francia, Germania, Austria, Italia. Spetterà poi alle autorità di questi Paesi occuparsene, così come prevede l'accordo di Dublino.
Secondo Adrian Amstutz, il costo di un eventuale sostegno dell'esercito alle guardie di confine sarebbe inferiore alla spesa generata dai migranti nel corso degli anni.
Stando a Blocher, è necessario inviare un segnale chiaro all'estero, ossia che non vi è posto per i migranti economici. La politica europea attuale in materia di asilo non fa invece che ingrassare i passatori. Respingendo queste persone alle frontiere verrebbe invece a mancare per i passatori un'importante fonte di lucro.
In apertura di conferenza stampa, il presidente del partito Toni Brunner ha stigmatizzato il mancato rispetto degli accordi di Schengen/Dublino da parte degli Stati confinanti. Il forte afflusso di migranti dai Balcani era a nostro parere prevedibile, ma il Consiglio federale, e con esso l'Europa, ha preferito far finta di non vedere.
Blocher ha biasimato l'esecutivo, e in particolare Simonetta Sommaruga, per l'attendismo, sostenendo che legge sull'asilo consente già, in caso di situazioni eccezionali, di limitare il diritto d'asilo. La vittoria dell'UDC alle elezioni del 18 ottobre non è dovuta alla propaganda del partito, bensì a un fatto reale che preoccupa la popolazione e le autorità cantonali, che non sanno più dove alloggiare i migranti, ha spiegato.
Se non si fa qualcosa, ossia se il popolo ha la sensazione che manchi una guida, vi è il rischio che quest'ultimo agisca per conto proprio, ha messo in guardia Blocher, secondo cui "bisogna agire invece di nascondersi dietro Schengen/Dublino".