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BERNAHildebrand: governo non condivide critiche commissioni gestione

18.03.13 - 17:24
Hildebrand: governo non condivide critiche commissioni gestione
BERNA - Il Consiglio federale non condivide il parere delle Commissioni della gestione del parlamento, stando alle quali il governo, nella vicenda che ha portato alle dimissioni dell'allora presidente della Banca nazionale svizzera (BNS) Philipp Hildebrand, "ha agito senza basi legali".

Le basi legali esistevano, fa sapere oggi in un comunicato il portavoce governativo André Simonazzi. "Si trattava di risolvere un problema politico che avrebbe potuto avere gravi ripercussioni sulla reputazione della Svizzera. Non reagire avrebbe significato non difendere gli interessi del Paese, una situazione inimmaginabile per il Consiglio federale".

Il governo, secondo Simonazzi, "esaminerà nel dettaglio le raccomandazioni delle Commissioni della gestione e formulerà il suo parere definitivo entro il termine impartitogli", ossia entro il 29 maggio.

Dello stesso avviso l'ex consigliera federale Micheline Calmy-Rey. "Le basi legali esistevano. Per prima cosa ho chiesto al direttore dell'Ufficio federale di giustizia e polizia di fare luce su tali basi", ha detto Calmy-Rey all'ats. L'Ufficio è giunto alla conclusione che il Consiglio federale, nella sua veste di organo di nomina e di sorveglianza, era "competente dal punto di vista giuridico". Il governo aveva inoltre "una responsabilità politica".

"Ho considerato che erano in gioco gli interessi del Paese". La vicenda riguardava il presidente della banca centrale, che aveva un ruolo non indifferente, dato che il corso del franco era appena stato legato a quello dell'euro. Senza contare che Hildebrand era all'epoca vice presidente del "Financial Stability Board" del G20.

"Sono stupita che critiche molto violente possano essere rivolte al Consiglio federale e che non venga spesa una sola parola sull'origine del problema, ossia le vicende bancarie di Hildebrand".

Calmy-Rey ha negato di aver gestito il problema da sola. "La delegazione del Consiglio federale (Eveline Widmer-Schlumpf e Simonetta Sommaruga) ha lavorato con me. Abbiamo messo al corrente il governo quando abbiamo ricevuto i risultati dell'inchiesta che avevamo disposto e quando siamo state convinte dell'autenticità delle informazioni che ci erano state fornite".

ATS
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