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SVIZZERAQuegli immigrati che arricchiscono la Svizzera

02.12.11 - 19:29
La Svizzera piace ai ricchi. Sui 16 neo-multimilionari entrati nella classifica dei 300 più ricchi della Svizzera, 13 sono stranieri. Il fenomeno potrebbe però nascondere qualche rischio per il nostro paese
Keystone (archivio)
Quegli immigrati che arricchiscono la Svizzera
La Svizzera piace ai ricchi. Sui 16 neo-multimilionari entrati nella classifica dei 300 più ricchi della Svizzera, 13 sono stranieri. Il fenomeno potrebbe però nascondere qualche rischio per il nostro paese

ZURIGO - Stop all'immigrazione di massa? No, non per tutti. Almeno per quanto riguarda chi porta denaro e ricchezza. Nella new entry della classifica dei 300 più ricchi della Svizzera sono 13 su 16 i multimilionari stranieri.

La rivista economica "Bilanz", come tutti gli anni, ha pubblicato, con un'edizione speciale, la lista dei Paperon de’ Paperoni residenti in Svizzera.

I ricchissimi che arrivano nel nostro paese non sono attratti soltanto dalla bellezza paesaggistica e della cultura locale. No, gli atout svizzeri, come scrive Dirk Schütz nel suo editorale del Bilanz, sono quelli di sempre: leggerezza fiscale, pace sociale e stabilità politica.

Tra i nuovi arrivati c'è James Ratcliffe, 59enne suddito del Regno Unito a capo della Ineos, gigante della chimica fondata nel 1997 a Manchester, sua città natale. Lui ha scelto di trasferire armi e bagagli (ossia la sua ditta e se stesso) in Svizzera per una ragione: pagare meno tasse. Anche perché la sua azienda era fortemente esposta per quanto riguarda l'ammontare dei suoi debiti.

Quando nel marzo 2010 Ratcliffe ha annunciato di portare la sua ditta in Svizzera, in Gran Bretagna si è levato un coro di critiche e veementi furono le proteste nei confronti dell'allora Governo Gordon Brown. L'ex premier britannico aveva annunciato l'intenzione di aumentare la pressione fiscale nel Regno. Per Ratcliff trasferirsi in Svizzera ha significato una cosa sola: un risparmio fiscale di 100 milioni di sterline all'anno.

Il trasferimento, come scrive il Tages Anzeiger, suscitò in tutto il Regno Unito grande scalpore. Da un lato perché lo Stato a Ineos, a causa della sua situazione debitoria, avrebbe concesso sostanziose riduzioni fiscali nell'ordine di milioni di sterline per non lasciarsi scappare l'azienda. Dall'altro perché la Royal Bank of Scotland e la Bank Lloyds, principali creditori di Ineos, approvarono la decisione dell'azienda di trasferirsi. Le due banche erano state salvate nel periodo della crisi finanziaria proprio grazie ai soldi dei contribuiti inglesi.

"Restiamo legati alla Gran Bretagna" scrisse la Ineos in un comunicato stampa. "I nostri siti produttivi ricopriranno sempre un ruolo importante per noi". Intanto Ineos, dall'aprile del 2010, ha trovatola sua nuova sede sul lago di Ginevra.

Un esempio come tanti. E questo fenomeno, questo arrivo di persone dalle disponibilità finanziarie immense, "sta provocando una pressione importante nei confronti del nostro paese mai registrato prima nella storia. Un paese che sta diventando una sorta di lido di rifugio per i ricchi di tutto il mondo" scrive il redattore capo Schütz in un editoriale. E questo avrà come conseguenza, inevitabile, una crescente attenzione, da parte degli stati di mezzo mondo con le casse vuote, nei confronti del nostro paese. "Una caccia ai benestanti" scrive Schütz che si sta sviluppando anche all'interno della Svizzera. L'imposta forfettaria abolita a Zurigo e Sciaffusa e la minaccia della reintroduzione della tassa di successione potrebbero  rendere meno attrattiva ai Paperon de Paperoni di tutto il mondo il nostro paese. E se la Svizzera perdesse i suoi atout, ad esultare potrebbero essere quei paesi rivali "dall'Austria a Singapore".

Il patrimonio totale dei 300 più ricchi della Svizzera ammonta a 481 miliardi di franchi. I 16 nuovi arrivati hanno portato altri 26,1 miliardi di franchi. Di questi quattro vivono nel Canton Zurigo, tre nel Canton Vaud, due nel Canton Zugo e due nel Canton Svitto, mentre uno a testa se li è, per così dire, aggiudicati Ticino, Vallese, Ginevra, Grigioni e Nidvaldo.
 

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