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SVIZZERASvizzera in ripresa, più occupazione, disoccupazione stabile

14.12.10 - 17:22
Il contesto economico in ripresa, secondo l'osservatorio del mercato del lavoro
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Svizzera in ripresa, più occupazione, disoccupazione stabile
Il contesto economico in ripresa, secondo l'osservatorio del mercato del lavoro

LUGANO - Secondo la newsletter dell'Osservatorio del mercato del lavoro, l’economia globale sembra ormai aver raggiunto il picco della ripresa e si manifestano i primi sintomi di disequilibrio nelle bilance dei pagamenti dei maggiori Paesi. In Europa e negli Stati Uniti desta preoccupazione la lentezza nella creazione di nuovi posti di lavoro e la persistenza di un’elevata disoccupazio-ne. L’economia globale dovrebbe co-munque crescere, secondo il FMI, del +4,8% quest’anno e del +4.2% nel 2011.

In Svizzera, il buon andamento della domanda interna e la crescita delle attività d’investimento hanno consentito una crescita del PIL del +3.4% nel secondo trimestre rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Gli istituti di ricerca prevedono una crescita del PIL compresa tra il +1.8% e il +2.7% in Svizzera per tutto il 2010, con tuttavia un ridimensionamento previsto per il 2011 al +1.9%. Il Barometro dell’Impiego dell’UFS pre-senta una situazione del mercato del lavoro in netto miglioramento segnalando la ripresa della crescita del secondario e una marcata progressione del terziario. Considerando il Ticino, il BAK di Basilea ha rivisto al ribasso la previsione di crescita del PIL al +2,6% per il 2010. L’indagine PanelCODE rivela un terzo trimestre del 2010 ancora all’insegna dell’ottimismo. Si registrano un buon andamento degli affari, della produzione e degli ordinativi.

Crescita dell'occupazione

Nel corso del III/10 i principali indicatori del mercato del lavoro hanno proseguito la traiettoria di miglioramento generale. L’occupazione in Ticino ha registrato una buona crescita (+1.6% su base an-nua), con il settore secondario che è ripreso a crescere con un tasso del +0.8% su base annuale. Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4.7%, con il proseguiment della diminuzione dei disoccupati fino ai 40 anni di età. Il numero dei permessi per frontaliere ha toccato il numero di 47’648 unità, con un aumento annuo del +4.6%.
In sintesi:
 - Durante il III/10 la ripresa congiunturale in Svizzera ha preso sempre più vigore, facendo tuttavia presagire che il picco sarà raggiunto già nel 2010;
 - L’occupazione ha proseguito il trend di ripresa, con la crescita oltre che del settore terziario anche del settore secondario;
 - La disoccupazione è rimasta stabile, con diminuzione del tasso di disoccupazione dei disoccupati fino ai 40 anni di età.
 Il numero di frontalieri è aumentato.

Disoccupazione stabile

Durante il III/10 il tasso di disoccupazione in Ticino è rimasto stabile (4.7%) sui valori del trimestre precedente, con 6’985 disoccupati registrati. La variazione su base annua, rispetto al III/09, è stata dello 0.1%; il numero dei disoccupati registrati è perciò rimasto praticamente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il tasso dei disoccupati stranieri è sceso, rispetto al trimestre precedente, al 6.9%, mostrando su base annua un aumento dello 0.1%. Il tasso di disoccupazione dei lavoratori svizzeri è salito invece leggermente rispetto al trimestre precedente al 3.8%, con un aumento su base annua dello 0.1%. Il tasso di disoccupazione degli uomini e delle donne è sceso, registrando valori rispettivamente del 4.3% (variazione annua 0.0%) e del 5.2% (variazione annua 0.1%). Analizzando le fasce d’età si nota come il tasso di disoccupazione sia sceso su base annua per le fasce “giovani” (fino ai 40 anni), con aumenti invece per le fasce d’età più avanzate (aumento medio annuale +0.4%)

La situazone del frontalierato

Nel III/10 il numero di permessi per frontaliere ha raggiunto in Ticino il valore di 47’648 unità, con un aumento di 2’094 unità rispetto allo stesso trimestre del 2009 e un tasso di crescita annuale del +4.6%. Prosegue l’aumento della manodopera sia maschile (+4.9% su base annua) sia femminile (+4.2%). L’evoluzione positiva è particolarmente marcata nei rami del commercio al dettaglio (+7.1% su base annua)
e dei servizi alle imprese (+6.9%), ramo che comprende le agenzie di collocamento Anche nel settore secondario il numero dei permessiper frontaliere ha ripreso a crescere (+3.4% su base annua), spinto soprattutto dai rami dell’industria manifatturiera, in leggera ripresa. Il ramo dell’edilizia ha mantenuto il trend di crescita degli ultimi trimestri, con un aumento su base annua del +4.0%. Nell’analisi di questi dati, come dei dati sull’occupazione STATIMP, occorre considerare l’impatto dell’adozione del nuovo campione che, come indicato nella nota in prima pagina, ha portato ad un aumento del numero totale degli addetti e di conseguenza
del numero dei frontalieri.

Aumentano le richieste di permessi

Durante il III/10 è proseguita la crescita su base annua delle nuove richieste di permesso per frontaliere, tornata dal trimestre precedente su valori positivi. Sono stati rilasciati 2545 permessi con un aumento su base annua di 743 unità. L’aumento ha riguardato soprattutto i permessi rilasciati a frontalieri nel ramo dell’industria (aumento di 231 permessi su base annua) e nel ramo dei servizi alle imprese (aumento di 231 permessi su base annua). Il numero di permessi rilasciati tramite agenzia di collocamento, che si è mantenuto stabile nei trimestri dove la crescita totale era negativa, ha registrato parimenti un aumento, limitato però rispetto alla variazione annuale totale. La mediana dei salari è rimasta stabile a Fr. 3'500 (Fr. 3’454 nel II/10 e 3’648 nel III/09). La quota delle nuove domande di lavoratori frontalieri provenienti da fuori le ex-zone di frontiera si è portata al valore del 22% del numero totale di domande per nuovo permesso per frontaliere con una mediana salariale di Fr. 4’100.

Foto Keystone

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