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SVIZZERA

L’export degli orologi frena: -46% verso gli Stati Uniti

Esportazioni in calo del 4,4%: sorride invece la Cina
Deposit Photos
Fonte Ats
L’export degli orologi frena: -46% verso gli Stati Uniti
Esportazioni in calo del 4,4%: sorride invece la Cina

BIENNE (BE) - Le vendite di orologi svizzeri all'estero hanno subito un calo su base annua anche in ottobre, con gli Stati Uniti che si confermano fattore molto negativo.

Stando ai dati diffusi oggi dalla Federazione dell'industria orologiera (FH), nel decimo mese del 2025 le esportazioni si sono attestate a 2,2 miliardi di franchi, in diminuzione del 4,4% rispetto allo stesso periodo del 2024. In termini di numero i segnatempo smerciati hanno presentato una contrazione lievemente meno marcata, pari al 4,2% (a 1,4 milioni). Sull'arco dei primi dieci mesi il bilancio rimane debole: l'export orologiero elvetico è infatti sceso (su base annua) dell'1,6% in valore, attestandosi a 21,2 miliardi.

A livello di singoli mercati e tornando a focalizzare l'attenzione su ottobre spicca il nuovo tonfo degli Usa (-46,8% a quasi 224 milioni di franchi), che rimangono comunque il principale sbocco del made in Switzerland davanti a Cina continentale (+12,6% a 189 milioni), Giappone (-5,6% a 180 milioni), Hong Kong (+2,4% a 166 milioni), Singapore (+6,6% a 153 milioni) e Regno Unito (-7,4% a 153 milioni). Insieme questi sei mercati rappresentano quasi il 48% delle vendite oltre frontiera.

Con accenti diversi si presenta l'andamento delle esportazioni in relazione ai segmenti di prezzo. Gli orologi di meno di 200 franchi hanno mostrato un incremento dell'8,3% in termini di valore, la gamma 200-500 una flessione dello 0,9%, il comparto 500-3000 segna +9,4%, mentre per la fascia oltre 3000 franchi si osserva un -7,1%.

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