Troppa valuta estera e un bilancio colossale: la Svizzera «non è un porto sicuro», mettono in guardia due economisti tedeschi
AMBURGO / BERNA - Il monito arriva da due economisti ed esperti finanziari tedeschi ed è diretto a coloro che, dall’astero, investono in Svizzera: «La Svizzera e il Franco non sono un porto sicuro per i vostri soldi», scrivono Marc Friedrich e Matthias Weik sul portale «Das Investment» (in tedesco).
L’attacco si rivolge quindi alla Banca nazionale svizzera (BNS) e al suo presidente: «O Thomas Jordan è un genio cui saranno erette delle statue o sta giocando a un nuovo gioco: la roulette svizzera», affermano. La Svizzera, sostengono, potrebbe «andare in fallimento da un giorno all’altro».
La causa? Il colossale bilancio della BNS che, per anni, è intervenuta nel mercato delle valute per creare buone condizioni per l’economia elvetica. Il risultato è una cifra di bilancio che, con 840 miliardi di franchi, supera ormai le prestazioni economiche del Paese, attestandosi al 120% del prodotto interno lordo (PIL).
Uno scenario in cui la Svizzera vada in fallimento è plausibile? - Sì, ma dovrebbero concorrervi moltissimi fattori estremi: «È probabile quanto vedersi cadere sulla testa un pianoforte uscendo di casa», assicura a 20 Minuten il capo economista dell’UBS, Daniel Kalt. Con la sua enorme cifra di bilancio e i suoi investimenti in valute estere, però, la Svizzera è effettivamente vulnerabile.
È infatti esposta alle fluttuazioni dei cambi e della borsa. Se il dollaro crollasse o lo facessero le azioni americane, l’equilibrio del franco cedrebbe improvvisamente e il capitale proprio del Paese evaporerebbe. «Tali escursioni, però, devono essere massicce e far tracollare tutti i tipi di investimenti», sottolinea Kalt.
Ciò toccherebbe tutta la Svizzera? - Sì, se il capitale proprio della BNS andasse troppo in negativo ciò potrebbe far vacillare l’intero sistema finanziario e bancario. «Il pubblico potrebbe giungere alla conclusione che la banca centrale non sia più un partner affidabile», spiega un rapporto della tedesca Commerzbank del 2015.
Allora, la BNS aveva abbandonato la soglia minima per il cambio franco-euro anche in considerazione delle elevate riserve in valute estere, che ammontavano a 500 miliardi di franchi. Se la BNS perdesse la loro fiducia, le banche commerciali non sarebbero più disposte ad avere depositi presso di essa.
La BNS può fallire? - Una banca commerciale come UBS può andare in fallimento, la BNS no. Una banca di emissione non può fare utili, anche a costo di non risdistribuirne a Confederazione e Cantoni. «Ciò ha come risultato che una banca centrale non è limitata nella sua possibilità di manovra se il suo capitale proprio è temporanemante in negativo», ha spiegato il presidente della BNS, Thomas Jordan, nel 2011.
Che reputazione hanno oggi la BNS e il franco? - Nonostante le colossali riserve di valuta, la Svizzera e il franco continuano a essere considerati un porto sicuro dagli investitori stranieri: «Gli investitori cercano il franco», assicura l’esperta di valute Thulan Nguyen della Commerzbank di Francoforte. «Prevediamo che il franco rimanga forte anche nei prossimi mesi», aggiunge. Il motivo sono i rischi dell’Eurozona, quali la Brexit e la politica finanziaria italiana.