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Migliaia di muratori in piazza

ZURIGOMigliaia di muratori in piazza

06.11.18 - 16:45
Incolleriti per l'atteggiamento del padronato, che loro giudicano inaccettabile, hanno anche bloccato il ponte della stazione
Keystone
Migliaia di muratori in piazza
Incolleriti per l'atteggiamento del padronato, che loro giudicano inaccettabile, hanno anche bloccato il ponte della stazione

ZURIGO - Dopo ieri a Losanna, oggi migliaia di lavoratori dell'edilizia si sono dati appuntamento a Zurigo per difendere la pensione a 60 anni e il Contratto collettivo di lavoro (CCL). Incolleriti per l'atteggiamento del padronato, che loro giudicano inaccettabile, hanno anche bloccato il ponte della stazione.

Gli scioperanti hanno sfilato stamane per le vie del centro città, per poi consumare il pranzo sul ponte della stazione. Stando ai sindacati, oltre 4 mila persone sono confluite nella capitale economica del paese per protestare. La polizia ha parlato di "diverse migliaia di persone". Dopo essersi rifocillati, i manifestanti hanno marciato fino alla sede della Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC).

A nome del sindacato Unia, Nico Lutz ha criticato l'intenzione dei "padroni" di voler introdurre la giornata lavorativa di 12 ore per persone che lavorano sovente all'aperto con qualsiasi tempo. Guido Schluep, del Syna, ha chiesto agli impresari costruttori di rinunciare alle proposte giudicate eccessive, sennò i muratori andranno avanti con le proteste.

Il CCL scadrà a fine anno. Il rinnovo e il mantenimento della pensione a 60 anni rappresentano il fulcro della vertenza tra i partner sociali. Muratori e altri professionisti dell'edilizia ce l'hanno soprattutto con la richiesta degli impresari di 300 ore flessibili supplementari all'anno. Gli edili, denunciano i sindacati, dovrebbero lavorare ancora più a lungo in un contesto caratterizzato da forti pressioni. Un'altra richiesta fondamentale è che la SSIC rinunci all'abbandono del salario minimo per determinate categorie di personale.

La serie di manifestazioni è iniziata lo scorso 15 ottobre a Bellinzona, dove erano scese in piazza 3000 persone. I presenti avevano protestato in particolare contro l'aumento della durata lavorativa, la precarizzazione dei lavoratori più anziani e ancora contro i subappalti, che secondo loro favoriscono il dumping salariale.

Lo scorso 23 giugno oltre 18'000 lavoratori edili si erano dati appuntamento a Zurigo per partecipare alla manifestazione nazionale indetta dai sindacati Unia e Syna. Nelle settimane precedenti Unia aveva interpellato circa 20'000 lavoratori del settore: il 91,3% si era espresso in favore di uno sciopero nel caso la controparte non si fosse mostrata disponibile a trovare soluzioni, secondo il sindacato.

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COMMENTI
 

87 5 anni fa su tio
Grazie UNIA per la tua inutilità!! Il sindacato è l'unica parte vincente da questi scioperi: ottiene solo pubblicità e nuovi affiliati che pagano la tassa mensile al sindacato. Risultati dagli scioperi? Nessuno di concreto a favore dei lavoratori. Va beh, problemi loro. Ah no, per merito dello sciopero del 15 ottobre, l'impresa poteva iniziare i lavori per tempo ad asfaltare strada e piazzali, e invece... Hanno iniziato i lavori in ritardo, arrivata la pioggia chiaramente non si può lavorare, e adesso accessi e piazzali sono scavati per metà, inaccessibili per i veicoli di dipendenti, fornitori, clienti, muletti... Grazie a UNIA e ai suoi inutili scioperi a perderci non sono solo le imprese di costruzione edile, ma anche altre aziende che non rientrano nella categoria.

F/A-18 5 anni fa su tio
Un'accordo lo si trova sempre, il problema è che più si concede agli operai e più si pretende da loro, tutte queste pretese e conquiste si traducono in maggiori costi per tutti in quanto il prezzo delle costruzioni va ad aumentare, gli affitti pure e tutti sborsano di più. Se poi pensiamo che gli edili sono in gran parte frontalieri diciamo che da noi lasciano poco a parte costruzioni care e dei bei mutui da rimborsare.

pulp 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Il problema è un altro (anche se condivido il tuo scritto). Fra un po' diminuiranno le commesse... e con questo partiranno i licenziamenti. Il mercato è saturo...lo sfitto aumenta e demograficamente si arretra. Fossi Unia, cercherei di non rompere la pace del lavoro..perchè senza un contratto sarà peggio proprio per gli operai.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a pulp
Triste....., in ogni caso, nel nostro paese ci siamo costruiti una vita troppo cara, sicuramente ne pagheremo le conseguenze e quel che è più grave è che la gente non se ne rende ancora conto.

sedelin 5 anni fa su tio
se non basta, avanti per una settimana. voglio vedere le imprese cosa fanno senza gli operai!
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