Accoltella un soccorritore: «Era in preda al delirio da giorni»

La testimonianza di un conoscente dell'aggressore protagonista di un attacco sabato sera a Seewen: «Aveva paura».
SEEWEN (SW) - Emergono nuovi dettagli sull'aggressione a due soccorritori (uno dei quali è stato ferito gravemente da un’arma da taglio) avvenuta nella tarda serata di sabato 29 novembre a Seewen, nel canton Svitto.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia cantonale «all'arrivo dei due paramedici, il paziente, un 33enne tedesco, si è mostrato aggressivo nei loro confronti, motivo per cui hanno immediatamente lasciato l'edificio».
Il 33enne avrebbe inseguito i due soccorritori all’esterno dello stabile scagliandosi con un coltello contro uno dei due.
René Eichhorn, direttore operativo dei servizi di soccorso di Svitto, è ancora sconvolto. «È toccato anche a noi», ha dichiarato a 20 Minuten. La violenza nei confronti dei paramedici non è un fenomeno nuovo, «ma finora siamo sempre stati risparmiati».
La vittima è ancora ricoverata in ospedale: «Ora deve innanzitutto recuperare le forze, riprendersi e capire cosa sia successo. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia», ha concluso Eichhorn.
Già perché l’aggressione è stata violenta, tanto che la polizia è riuscita a neutralizzare il 33enne solo grazie al taser. «Siamo profondamente colpiti da questo grave incidente», ha spiegato Achim Thamm, presidente della sezione della Svizzera centrale della Swiss Paramedic Association.
«I nostri pensieri vanno al collega coinvolto, alla sua famiglia e a tutto il servizio di soccorso coinvolto. Qualsiasi atto di violenza contro le forze di intervento chiamate ad aiutare è semplicemente inaccettabile». E ancora: «Aiutare è la nostra passione, altrimenti si fa il lavoro sbagliato. Ma quando i soccorritori vengono aggrediti, è qualcosa di inconcepibile».
Una persona vicina all’aggressore ha rivelato a 20 Minuten che il 33enne era in preda al delirio da diversi giorni. La ragione? «Farmaci e alcool».
«Aveva paura», ha continuato il testimone. «Quando si è guardato allo specchio e ha visto il sangue sul suo viso, ha pensato che fossero stati i paramedici».




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